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Savona Economica

CARTOLINE DALL’ARCADIA!!!!

Il direttore responsabile di Savona economica, periodico finanziato dalla Camera di Commercio  di Savona, ci stimola
Il direttore responsabile di Savona economica, periodico finanziato dalla Camera di Commercio  di Savona, ci stimola per una risposta al suo ultimo editoriale che abbiamo pubblicato integralmentevedi…La sua tesi e’ semplice, così come le  argomentazioni che  possono apparire semplicistiche: chi non consente con i progetti ammazza-ambiente che sono in ballo (ormai da anni), segnatamente con  quello di tombare la rada di Vado e  di ampliare l’uso del carbone nella centrale termoelettrica di Quiliano, e’ da considerarsi un  nostalgico dell’Arcadia ( quella regione dell’antica Grecia famosa per il suo ambiente pastorale).

Ora, siccome non siamo abituati a ricevere riferimenti così “colti”, ma piuttosto insulti ed invettive di vario genere, da parte dei nostri “benvoluti” giornalisti e dai loro preveggenti finanziatori, vogliamo restare sullo stesso piano e  rispondiamo, a botta calda, che noi residenti  a Savona e dintorni, ci sentiamo piuttosto abitanti di quella che il grande architetto  americano  Lloyd Wright defini’  “la megalopoli che diventa  necropoli”! Quindi il riferimento al cimitero di Zinola, acutamente evidenziato dal nostro, ci sta tutto, purtroppo non nel senso ironico che lui vorrebbe.

Anche perche’, con tutta la sua buona volontà, il bravo redattore non è riuscito ancora a capire che il tema del futuro non sarà più la grande abbuffata produttiva, ma proprio quella “decrescita felice” di cui ci parla il sociologo francese Serge Latouche, al quale  rimandiamo.

L’altro argomento forte, sullo specifico portuale, lo troviamo da qualche giorno, sui giornali liguri: i privati, da Unicredit a Palenzona, stanno puntando su un grande terminal Adriatico nel porto di Monfalcone, che straccia tutti gli altri progetti, a condizione che ci sia un commissario al di sopra dell’ autorità’ portuale, delle cui capacità  programmatorie costoro non si fidano. Ecco perche’ sono disposti a trascurare  l’hub dell’alto Tirreno a  favore di quello Adriatico. Com’è possibile?  Profumo e Palenzona sono liguri e piemontesi, direte voi, trovandovi,  quasi per magia, in quell’arcadia di progetti utopistici, tanto inseguiti da diventare “miraggi” di interessi provinciali e di cortissimo respiro, quali appaiono le velleità di Genova e di Savona nella partita dei contenitori!!!!..leggi.

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