Savona e il regalo pre-sconfitta: quelle “Novelle in Ceramica” spedite ad Agrigento prima del verdetto

Immagine da Giornale centro Sicilia

In un’Italia dove l’ottimismo è spesso l’ultimo a morire (ma il primo a fare danni), anche Savona ha voluto dire la sua. Era maggio 2024, la città ligure respirava un’aria da “ce la possiamo fare”, convinta che il titolo di Capitale della Cultura 2027 fosse ormai cosa fatta. E cosa fa una giunta sicura di vincere? Si porta avanti col lavoro.

Con spirito profetico e un pizzico di hybris da tragedia greca, l’amministrazione savonese decise di omaggiare Agrigento– che nel frattempo aveva già vinto il titolo per il 2025 – con un dono artistico degno di una incoronazione: le “Novelle in Ceramica”, 38 formelle ispirate ai racconti del maestro Luigi Pirandello. Un regalo raffinato, pensato forse anche per stringere un’alleanza tra future capitali della cultura. Peccato che, nel frattempo, Savona… non abbia vinto.

Ma siccome i regali, una volta impacchettati, non si ritirano – soprattutto se fatti con tanto di conferenza stampa già programmata – a distanza di un anno, eccoci tutti a Siracusa per la presentazione ufficiale dell’omaggio savonese, alla presenza delle autorità siciliane e dell’assessora savonese Nicoletta Negro, rimasta stoicamente al suo posto tra i cocci (in tutti i sensi).

Le formelle, opera congiunta di artisti liguri e siciliani dell’Associazione Qui Arte, verranno esposte nella sala contemporanea dell’ex Collegio dei Filippini di Agrigento, accessibili al pubblico che potrà ammirare l’arte ligure finemente impastata con lo spirito pirandelliano. Chissà se tra i titoli delle novelle è stata inserita anche una formella intitolata “Così è (se vi pare)”: sarebbe stato il tocco perfetto.

Mentre Savona torna alle sue cronache quotidiane e alle sue mostre di consolazione, resta una verità pirandelliana a campeggiare su tutto: nella vita – e nella cultura – niente è come sembra. Soprattutto le previsioni.

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