La storia narrata e i protagonisti sono frutto della fantasia dell ‘autore
Il carabiniere: “Quale sconcio?”. “Mi riferisco ai manifesti elettorali di quelle sgualdrine, che sono un insulto alle donne oltreché un’offesa al buoncostume”. Pensiero del brigadiere Pasquale Ippolito: “A me non dispiacciono”. Risposta all’ex prof: “Valuteremo se ci sono gli estremi per intervenire, signora”. “Ma la censura non esiste più?”. “Eh signò….non esistono più limiti”. “Ma che mondo è”. Entra in casa l’ingegner Raimondi, 74 anni, atletico matusa, marito di Gianna. Torna da un doppio a tennis con gli amici. 3-6 7-6 1-6. Raimondi ha sbracato nel finale. Vedeva tre palline anziché una. Ha pure spaccato la racchetta. E ora deve pure affrontare un processo. Pubblico ministero: Gianna. “Ho trovato questi nelle tasche della tua giacca. Non ti vergogni?”. Pensiero dell’ingegnere: “Porca puttana, li avevo dimenticati, ma ora non sarebbe dignitoso raccontare una balla”. Gonfia il petto:“No, nessuna vergogna. “E allora sai io cosa ne faccio dei santini di questa zoccola?”. “No, non lo so”. “Li brucio”. “Attenta a non dare fuoco alla casa”. “Sei un vecchio maiale”. “Abbiamo finito il succo d’ananas, lo segno sulla lavagnetta”. Gianna accende il falò nel lavandino. Pensiero del marito: “Se sapesse che con gli amici ci siamo scambiati i santini delle quattro fighe come facevamo da ragazzini con le figurine panini”. Sui santini è stampato un numero di cellulare. Rispondono loro, le quattro bellezze, dal Point elettorale della lista civica, in via Pia, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, tutti i giorni, esclusi il sabato e la domenica, quando è possibile conoscerle di persona.
Bruno Lugaro
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