Savona si lancia in una corsa contro il tempo per partecipare al bando della Presidenza del Consiglio, che finanzia la riqualificazione di aree dismesse. Tra le tante possibilità, la città ha deciso di puntare sul recupero di un parcheggio chiuso da anni, situato in zona esondabile e acquistato a suo tempo dal Comune con un atto che somigliava più a un obbligo che a una scelta strategica. Insomma, la classica storia savonese in cui il passato torna a presentare il conto… con interessi.
Per mettere insieme il progetto, l’amministrazione ha incaricato lo studio “Franchi e Associati” di predisporre tutta la documentazione necessaria, aggiornare i costi e definire gli interventi. Il piano include il completamento del collegamento pedonale tra il lungomare del Prolungamento e Corso Colombo tramite la Passerella Tobagi, nonché il recupero del sottopasso di Corso Colombo, un’opera misteriosa di cui finora esiste solo l’idea. O forse nemmeno quella.
Dal documento comunale emerge la necessità di due incarichi professionali distinti: uno per gli aspetti tecnico-progettuali e l’altro per valutare gli elementi socio-economici e la sostenibilità finanziaria. Tradotto, significa che serviranno altri studi, altri esperti, altri pareri. Il tutto per un costo di circa 11mila euro, destinati a relazione illustrativa, elaborati grafici, cronoprogramma, documentazione fotografica (per ricordarsi di com’era?) e rendering del progetto, che ovviamente sarà bellissimo sulla carta.
L’amministrazione comunale spera di riuscire a ottenere i finanziamenti e dare finalmente un senso a quell’area, ora non resta che attendere l’esito del bando.