L’abbiamo già scritto, se Savona ha qualche speranza di aggiudicarsi il titolo di Capitale della Cultura, possiamo ringraziare persone come Carlo Varaldo e Rita Lavagna, veri pilastri della cultura locale. L’amministrazione? Beh, quella sembra più interessata a sabotare i loro sforzi, come le precedenti, piuttosto che a supportarli.
Infatti, mentre Varaldo e Lavagna si occupano di organizzare eventi di spessore come la “Serata con gli Archeologi”, per discutere della Liguria medievale tra Cina e Savona, la Giunta è impegnata in un’attività altrettanto cruciale: trovare nuove rotte… o meglio, nuove rotture!
Sì, perché mentre questi appassionati di cultura lavorano per illuminare il passato, sul Priamar nulla funziona, la Giunta pare più concentrata su nuove proposte per Savona Capitale della Cultura, infatti, spiccano iniziative innovative come “Rotta la luce”, “Rotto l’ascensore”, “Rotto il video”, “Rotto internet” e, dulcis in fundo, “Rotto il sum up”. Insomma, sembra che l’unica cosa che funzioni bene sia la capacità di… rompere!
Mentre la città lotta per diventare un faro culturale grazie a Varaldo e Lavagna speriamo che qualche altro cittadino, riesca a riaccendere le luci—magari non solo quelle fisiche—e a mettere in funzione anche l’ascensore, per portare finalmente la cultura savonese un po’ più in alto.