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Savona capitale dei progetti (che non partono mai)

Non è ancora passato l’effetto flop culturale – quello della candidatura a capitale della cultura, che ha lasciato dietro di sé solo brochure sbiadite e slide PowerPoint abbandonate – che la città si ritrova immersa in un’altra avventura epica: la nuova raccolta rifiuti, una saga distopica tra bidoncini colorati e confusione generalizzata. Ma non temete: la giunta è tornata a fare ciò che riesce meglio… annunciare un nuovo percorso di progettazione partecipata!

Questa volta tocca all’area della foce del Letimbro e del Sacro Cuore. Sì, proprio quella zona lì, dove la natura si mescola all’asfalto e il romanticismo urbano prende la forma di un parcheggio inutilizzabile da sempre

Il nuovo piano – perché la giunta non si fa mai mancare un bel “piano” ogni tot mesi – parte da progetti esistenti, quelli chiusi in qualche cassetto dell’urbanistica e riesumati con la stessa energia con cui si riapre il pandoro a Pasqua. Aggiornati, sviluppati, integrati, e ovviamente messi in dialogo con altre trasformazioni. Tradotto: un collage urbano in cui si tenta di incollare tutto con la colla vinilica delle buone intenzioni.

Il “nuovo corso” comprende:

Il tutto per la serie: quando la situazione puzza (più dei cassonetti), ecco che arriva un grande annuncio  sostenuto da “fonti di finanziamento in via di individuazione”

Insomma, la strategia è chiara: quando sei nei guai, alza la posta, prometti un parco, una passerella, una fontana, un parcheggio e per qualche giorno la città si distrae.

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