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Savona 2027 – Monumenti in stato di degrado

Finita l’era della grande industria di stato, che Savona sia un capoluogo ripiegato su se stesso senza una ben precisa vocazione, è un dato di fatto da almeno un trentennio.
Con la candidatura a capitale della cultura 2027, l’attuale giunta guidata dal sindaco Marco Russo vorrebbe invertire l’inesorabile declino del capoluogo con diversi progetti per un tentativo di rilancio complessivo della la città.
Secondo l’amministrazione comunale, Savona è una città con una storia millenaria, che più volte è stata capace di risollevarsi e rigenerarsi, con un patrimonio culturale ricco di meraviglie da raccontare, con una storia di contaminazioni culturali come snodo tra le rotte di terra e di mare ma, al momento, non sembra neppure in grado di districarsi dai problemi di viabilità che affliggono il centro città.
Dal punto di vista dei beni culturali ci domandiamo se, oltre al palazzo della Rovere, sia stato predisposto un piano di recupero dei vari monumenti cittadini.
In un precedente articolo mettevamo in evidenza lo stato di abbandono in cui si trova la fortezza del Priamar (LEGGI).
Notiamo anche che la chiesa di Sant’Andrea Apostolo in piazza dei Consoli, meta di visita di molti croceristi, necessiterebbe di profondi interventi di ripristino, pulitura e restauro del pregevole ciclo di affreschi raffiguranti le opere di sant’Ignazio di Loyola che decorano le pareti, la volta e l’abside.
Ci domandiamo se a tale proposito ci siano stati dei contatti tra l’amministrazione comunale e la Diocesi di Savona – Noli.

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