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Russo dalla Meloni da solo, dimostra ancora una volta di essere un politico in eterna campagna elettorale e un pessimo amministratore

Col suo viaggio a Roma e la sua richiesta di incontrare la Meloni Marco Russo ha rimarcato ancora una volta la differenza tra essere un politico e un amministratore.
Marco Russo è solo un politico in eterna campagna elettorale, ogni sua iniziativa è studiata per il consenso personale e per la sua carriera politica.
Da politico è andato a Roma per accreditarsi con il partito democratico e avere in futuro la chance per fare carriera, magari in regione o meglio ancora una candidatura in parlamento (ci aveva già provato anni fa senza successo). Il ruolo di sindaco gli sta stretto, è risaputo. Le sue ambizioni sono altre e con questo viaggio a Roma ottiene il consenso di buona parte del popolo bue senza rischiare nulla: se il rigassificatore viene bloccato è solo merito suo, se il progetto va avanti è tutta colpa della Meloni.
Se fosse un buon amministratore Marco Russo avrebbe organizzato per Roma una delegazione di sindaci savonesi e allora sì che l’incontro con la Meloni avrebbe avuto un altro effetto, ma a lui del bene di Savona importa poco si vede come la sta amministrando. Le sue armi sono la comunicazione e i giornali consenzienti, una valanga di comunicati e di promesse non mantenute, mentre la città va a rotoli.
Intanto oggi è svicolato dalla seduta del consiglio comunale dove una serie di interpellanze e la mozione per la richiesta di riaprire Corso Italia lo avrebbe messo in difficoltà

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