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Ruggenti anni sessanta

Dai “RUGGENTI SESSANTA”

I SEMPREVERDI:“IL BALLO DEL MATTONE” 

Ecco una foto, che potremmo definire di repertorio ormai, che testimonia (come solo una foto può fare)  gli inizi di uno scempio ambientale….

La definizione (scempio) se la chiama la foto di suo. E’ un “disturbo” paesaggistico, un insieme di “cose” che rovinano, togliendole qualche punto, la “patente” di uno dei “Borghi più belli d’Italia”, di Laigueglia.

E la foto non è di ieri. Lo scempio è continuato, consapevole e costante. Ora la strada ha pure l’illuminazione e sotto il muraglione a destra ne è stato fatto già un altro.Ma come mai vi domanderete vengono fatti tutti questi muri di contenimento? Che creano ferite paesaggistiche insanabili? La spiegazione sta nel fatto che tutta l’area era sottoposta a vincolo idrogeologico e quindi impossibile da edificare. Era un’area PG3 (alta sucettibilità di dissesto), che, traducendo in parole povere vorrebbe dire frana. E abbiamo visto in TV purtroppo quante ce ne sono in tutto il Paese.

Ecco la spiegazione del perchè dei muri, nati come i funghi e sempre in fase di sviluppo.Se la Provincia brucia questo piccolo “tesoretto edificabile con il piano di bacino mi devo inventare qualcosa”, se no che ci sto a fare in Comune?

Ed ecco la pensata. Costruisco dei muri. Alti, lunghi e rassicuranti.Ottengo la declassificazione e posso dare il via ai lavori che in Comune mi hanno autorizzato.

Così sono anni che si sa che circa 10.000 metri cubi di villette verranno costruite sotto il muraglione a destra della foto. Prima o poi le faranno.

Lasciando magari lo scheletro di quella costruzione mai finita e mai abbattuta che grida vendetta.

 Non aggiungo altro. Vorrei che ci fosse qualche commento. E vorrei ricordare che  questo sito consente di fare delle stampe di quello che viene scritto. Stampe che mai come in questi tempi sarebbe interessante fare e far “girare”.

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