Sul programma satirico di Mediaset, Striscia la Notizia, dell’autore albenganese Antonio Ricci del 7 febbraio (VEDI), viene trasmessa un’intervista alla senatrice ligure ex PD, oggi renziana di Italia Viva, Raffaella Paita che tuona sul fatto che un treno ad alta velocità Frecciarossa 1000, sarebbe stato messo a disposizione dei giornalisti RAI accreditati al Festival di Sanremo per garantire i collegamenti diretti con Roma.
Anche il quotidiano La Stampa rilancia la notizia evidenziando il fatto che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini sarebbe stato tenuto all’oscuro della decisione dei vertici di Trenitalia, decisione che sembrerebbe essere stata concordata con la sola Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non c’è da stupirsi visto che la famiglia di Giorgia Meloni sembra avere un canale privilegiato con l’AD Corradi, il caso del cognato Lollobrigida Ministro delle Politiche Agricole che ha richiesto ai vertici di Trenitalia la fermata straordinaria di un Frecciarossa a Ciampino, è un ulteriore dimostrazione del riguardo di Corradi verso il cerchio magico di Meloni.
Il ministro Salvini dopo il Papeete Beach non ne ha più azzeccata una, e pare sia stato accantonato anche dai manager delle partecipate che si riferiscono al suo ministero.
Di Luigi Corradi abbiamo scritto ampiamente negli scorsi anni in numerosi articoli, essendo stato, fino all’agosto 2019, amministratore delegato dell’ex Bombardier di Vado Ligure, oggi Alstom, lo storico stabilimento di costruzione di materiale rotabile che ha partecipato tra l’altro alla commessa miliardaria del Frecciarossa 1000. Durante l’amministrazione Corradi, la ex Bombardier di Vado Ligure ha passato un periodo di grave crisi occupazionale, con ricorso agli ammortizzatori sociali, nonostante le corpose commesse pubbliche assegnate da Trenitalia, che garantivano fatturato ed utili da centinaia di milioni (LEGGI). Per gli azionisti ex Bombardier, Corradi è stato sicuramente un buon manager, visto che riusciva a creare valore per gli azionisti canadesi.
Comunque, è noto che i manager pubblici per rimanere a galla nelle paludi delle varie partecipate statali debbano cavalcare i favori del politico di turno, e opportunisticamente cambiare idea a seconda della stagione. Non fa eccezione Corradi.
Infine, non si può non notare che sui programmi Mediaset, della famiglia Berlusconi, non è la prima volta che sono pubblicate notizie o situazioni fonti di imbarazzo per il governo presieduto da Giorgia Meloni.
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