Rita Scotti: La consigliera ribelle che sfida il sistema per il bene di Altare

Rita Scotti

Molte liste elettorali faticano a trovare candidate femminili, nonostante ci siano molti giovani interessati a partecipare attivamente alla vita politica della loro città o regione. Tuttavia, alcuni giovani, una volta entrati nei partiti, si rendono conto delle dinamiche interne: alcuni si ribellano, altri si adattano.
Rita Scotti è una consigliera coraggiosa e battagliera che si impegna per il bene dei suoi concittadini. Eletta a giugno 2022, è diventata rapidamente capogruppo di maggioranza con deleghe al sociale, ufficio stampa e sportello al cittadino. Nei primi sei mesi del suo primo mandato politico, ha inaugurato il primo ambulatorio infermieristico di prossimità della Val Bormida, in collaborazione con Asl e Alisa, per cercare di ovviare alla carenza di medici di base.
Quando è stata chiusa la strada a causa della vetreria ex Savam pericolante, si è battuta per la demolizione dell’edificio. Tuttavia, il sindaco ha evitato lo scontro con la soprintendenza, dato il vincolo sul fabbricato. Nel frattempo, i mesi passavano e la strada rimaneva chiusa, causando gravi disagi al paese. L’allora proprietà dell’edificio non accettava i costosi lavori di messa in sicurezza, ritenendo più economica la demolizione. In tutto questo tempo (il 30 settembre saranno due anni che la strada è chiusa), il sindaco non ha mai incontrato i cittadini per fornire spiegazioni.
Per questi motivi, la consigliera Scotti, convinta che l’iter intrapreso andasse contro l’interesse degli altaresi (e i fatti lo hanno dimostrato), ha lasciato la maggioranza, proclamandosi consigliera indipendente. È raro trovare consiglieri che abbandonano la maggioranza per disaccordi, a differenza di quanto avviene in altri comuni (vero consiglieri di Savona!).
Attualmente, la minoranza consiliare (Lega – Giuseppe Grisolia) e la maggioranza sembrano andare a braccetto. Il sindaco Briano ha persino proposto di creare un gruppo unico e compatto per le elezioni provinciali del 29 settembre. In questo contesto, il nemico politico da battere è proprio Rita Scotti, l’unica che fa vera opposizione e si batte per un futuro migliore per Altare e la Val Bormida, pur sapendo che le sue battaglie non le garantiscono alcuna certezza sul suo futuro politico.
I partiti che cercano donne capaci, non disposte a essere semplici yes-women, dovrebbero cercare nelle comunità locali, anche piccole: consigliere come Rita Scotti sono poche, ma esistono.

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