riporto qui

“Un mio parere sulla questione centrale: attenzione ai falsi bersagli e alle distrazioni di massa. La colpa NON e’ dei cittadini, NON e’ della magistratura, NON e’ dei fantomatici ambientalisti. Siamo concreti: se ci fosse stata qualche possibilita’ ragionevole di adeguare la centrale alle BAT, e la volonta’ di farlo da parte dell’azienda, sarebbe gia’ stato fatto da tempo, invece di preferire spendere solo per tenere buoni politica e territorio con sponsorizzazioni varie, e subordinare qualsiasi miglioria dovuta, e sottolineo dovuta, a ulteriori concessioni insostenibili. E’ un copione gia’ visto spesso: quando, da una realta’ aziendale sana, magari pubblica o multinazionale, si incomincia a veder scricchiolare i profitti, oppure si e’ costretti a dismettere dalle liberalizzazioni, si vende o svende ad altri proprietari di rapina, ma anche tanti altri speculatori e prenditori con soldi altrui, i Riva, i Tronchetti, ecc: la mission e’ spremere il massimo col minimo sforzo, non certo investire. Sulla pelle di tutti, territorio e lavoratori, usati come scudi umani. Lo stesso progetto di ampliamento era specchietto per le allodole per aumentare il valore azionario agli occhi dei soci stranieri (quindi, gioco puramente finanziario, lo avevano persino ammesso) e continuare a ricattare il territorio dicendo: se volete che POI investiamo, PRIMA dovete trovare escamotage per far funzionare ancora i gruppi vecchi e obsoleti cosi’ come sono, dandoci quella famosa AIA in sospeso da anni. I politici si son piegati, gliel’hanno concessa, con limiti ampiamente aggiustati (il famoso valore massico), ma ancora non andava bene, non si facevano abbastanza soldi, causa lo stato pietoso degli impianti e le diminuite necessita’ energetiche nazionali, e a quando pare neppure quelle fin troppo generose prescrizioni sarebbero state rispettate. Tutto, tutto e’ stato fatto per continuare a lasciare che la finanza speculasse sulla pelle dei cittadini e dell’ambiente, ma ancora non bastava. Quando avvengono processi cosi’, di pura speculazione e tensione al massimo profitto, la sorte dei lavoratori e’ purtroppo gia’ segnata in partenza. Mettiamocelo bene in testa, e’ premessa indispensabile. Prima ce ne rendiamo conto e sfuggiamo a falsi bersagli e ipocrisie, individuando i veri responsabili e smettendo di prestarci a questi giochi finanziari, per esempio smettendo di foraggiare generosamente con contributi statali produzioni obsolete e imprenditori di rapina, e prima ne potremo uscire e costruire qualcosa di diverso. Non senza lacrime e sangue, purtroppo. Ma la colpa e’ solo di chi preferisce speculare piuttosto che fare economia sana, e dei loro tanti complici politici e istituzionali. Ci sono passata anch’io, ho cercato a suo tempo di lottare per una presa di coscienza dei lavoratori e perche’ fossero fatti valere i veri diritti, anziche’ prestarsi ad appoggiare i ricatti aziendali. Ho fallito, non sono stata ascoltata. Si preferiva l’oggi, si preferiva il mors tua vita mea, si preferiva fidarsi dell’azienda contro ogni logica, solo perche’ piu’ comodo, non c’era da pensare. Per questo so di cosa parlo. Per questo, anche in quel caso, siam finiti tutti disoccupati o quasi.

Condividi

Lascia un commento