Citta sporca, cassonetti strapieni, abbiamo scritto più volte a Silvano Montaldo per conoscerne il motivo. La risposta si può dedurre dagli articoli del Secolo XIX nel botta e risposta tra Silvano Montaldo e Flavio Raimondo di Ecosavona
Un rimbalzo di responsabilità tra Ata, che gestisce il servizio per Palazzo Sisto, e la discarica di Ecosavona di Vado, dove Savona conferisce la frazione indifferenziata.
Secondo Silvano Montaldo e l’amministratore Gianluca Tapparini di Ata la responsabilità è di Eco Savona …
“Nei mesi estivi, all’ingresso della discarica di Ecosavona, a Vado, i nostri camion sono stati costretti ad attendere sino a tre ore prima di poter conferire i rifiuti indifferenziati. Una situazione di forte disagio che ha rallentato i processi incidendo sulle problematiche che si sono registrate in città… Un problema pressante, al punto che l’azienda e il Comune di Savona hanno segnalato con una lettera scritta le problematiche alla dirigenza di Ecosavona.”
Si difende Flavio Raimondo, amministratore delegato di Ecosavona…,La cattiva gestione dei rifiuti di Savona è da attribuire all’organizzazione di Ata e non alla discarica. Oltre ai 69 Comuni della provincia arrivano qui i camion genovesi di Amiu e quelli di alcuni comuni della regione. Nessuno ha mai segnalato particolari problemi. Inoltre le attese di Ata, negli ultimi 20 giorni, non sono state superiori ai 40 minuti. Il problema è un altro: Ata non possiede più un centro di raccolta temporaneo. Abbiamo loro suggerito di ricorrere a camion con autocompattatori per ridurre i viaggi di conferimento pressando i rifiuti. Non hanno seguito il consiglio e questi sono i risultati.
Dura la replica dell’amministrazione comunale …”Ecosavona risarcisca i savonesi per i danni arrecati… gli operatori di Ata, nell’arco dell’estate, hanno trascorso sino a 3 ore di tempo per effettuare ogni conferimento in discarica con un incremento dei costi e un rallentamento generale del servizio. Siamo allibiti dalle parole di Raimondo, la discarica di Ecosavona è in difficoltà perché satura, ma si tenta di far ricadere le responsabilità dei disagi sull’organizzazione di Ata. Addirittura si dice che, per sopperire all’inadeguatezza di Ecosavona, dovrebbe essere Ata a dotarsi di mezzi con compattatore. Oltre al danno la beffa. Nonostante i disagi subiti, non ci è stato concesso alcuno sconto rispetto all’importo di spesa di 2,5 milioni di euro annui”