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RIPARLIAMO DI BITUME, MA NON SOLO!

RIPARLIAMO DI BITUME, MA NON SOLO!
La questione bitume a Savona rasenta oramai livelli parossistici.
Dopo che la questione è stata “non affrontata” da parte dell’intera Giunta Berruti, si tratta ora di correre ai ripari, trovando un corretto equilibrio tra investimenti, lavoro, ambiente, sicurezza, esigenze dei residenti e dei cittadini, insomma, fare tutto ciò che l’Amministrazione savonese non ha fatto finora.
Ripercorrendo le vicende politiche di questi ultimi mesi, appare ancora più contraddittorio il comportamento dell’intera Giunta Berruti.
Per mesi, l’Assessore Di Tullio ha portato avanti la pratica per il cambio di destinazione d’uso a residenziale del complesso “CRESCENT 2”, riuscendo, alla fine, ad ottenere in Consiglio comunale i voti per autorizzare l’intervento. Il Sindaco Berruti, da par suo…
in ogni occasione, amava auto celebrare la propria lungimiranza di amministratore pubblico vantando i meriti per l’avvenuta trasformazione turistica dell’intera zona della darsena, da completarsi con la  futuribile e utopistica riqualificazione del vicino Palazzo di Santa Chiara.

L’Assessore Costantino, invece, anziché occuparsi di differenziata e di ambiente, preferiva discettare di spiagge attrezzate e poco altro.

Appare ora sorprendente prendere atto che, mentre la Giunta predicava la rinascita crocieristica, vacanziera, residenziale di pregio del quartiere della darsena, a poche decine di metri di distanza, dagli uffici comunali  nessuno eccepiva alcunché in merito alla proposta di creare un nuovo insediamento industriale dotato di caratteristiche tali da essere totalmente incongruente con le scelte fino ad oggi portate avanti dall’Amministrazione. 

E’ paradossale che, per mesi, nelle varie riunioni  delle commissioni, o nei consigli comunali, si sia dibattuto relativamente:

  •   al maggiore, o minore, impatto che avrebbe potuto avere la prevista passerella pedonale da realizzarsi a ridosso della Fortezza;
  •   alle molteplici proposte per la definitiva riqualificazione del Priamar;
  •   al futuro recupero dell’ostello sulla fortezza;
  • alla creazione di una spiaggia attrezzata da ubicarsi a ridosso della fortezza;
e, mentre si discuteva di questi argomenti e si spendeva una montagna di denaro per sistemare una parte dei giardini del Prolungamento, il progetto del bitume nel porto procedeva spedito, nell’indifferenza generale da parte dell’Amministrazione comunale.

La domanda da porre è: “ed ora?” 

L’unica iniziativa assunta dalla maggioranza, a giochi quasi ultimati, è stata quella di cercare di tirarsene fuori, manifestando, a parole, la contrarietà per l’insediamento industriale.

Una possibile via di uscita è adesso nelle mani dell’opposizione e dei cittadini.

La discussione nel prossimo, imminente, Consiglio comunale monotematico richiesto dall’opposizione, l’esame collegiale dell’iniziativa, l’ulteriore confronto con l’Autorità Portuale, la pressione mediatica esercitata sull’argomento dalla Gente, rappresentano gli strumenti migliori per cercare di riparare agli errori del passato.

Infine rivolgo una domanda ai savonesi : “se, tutti uniti, e nonostante lo stato di avanzamento dell’iter autorizzativo, si dovesse realmente riuscire a bloccare la prevista realizzazione del deposito di bitume sotto la fortezza del Priamar, e nel caso in cui dovessero esserci eventuali, future  richieste di danni da parte di qualcuno dei soggetti interessati all’iniziativa imprenditoriale, Chi sarà chiamato a rispondere del risarcimento dell’eventuale lucro cessante?”.

Personalmente la risposta me la sono già fornita: il Sindaco Berruti e l’intera Giunta comunale.

Buona battaglia a Tutti!

     Massimo Arecco      Consigliere comunale Lega Nord         

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