Rigassificatore, la vicenda tragicomica del Partito democratico: a Vado muti, a Quiliano in mezzo al guado.

Dopo l’incontro sul rigassificatore organizzato dall’amministrazione comunale di Quiliano, dinanzi a un teatro di Valleggia strapieno, oltre 300 persone accalcate fuori che non sono riuscite ad entrare ed un notevole successo della diretta curata dal sito Quilianoonline, nulla è più come prima.
La popolazione ha dato un segnale evidente della propria volontà e la strategia del PD fa ormai acqua da tutte le parti, un po’ come il famoso Titanic del film con Di Caprio.
A Vado Ligure, dopo avere sostenuto per circa 10 anni qualsivoglia provvedimento della sindaca dimissionaria Giuliano, l’ordine di scuderia ora è quello di stare muti come pesci, non tanto in ossequio alla fauna ittica che pure il rigassificatore distruggerà, quanto, in particolare, per non bruciare la candidatura del vice della Giuliano, il fido Gilardi.
A Quiliano, invece, dopo il masochistico comunicato di venti giorni fa (leggi), quando ci si affannava a fare a gara con Toti a chi ce l’aveva più lungo contro i brutti e i cattivi del partito del No, auspicando lo spostamento di qualche tubo, ora, a 8 mesi dalle amministrative, ci si trova in mezzo a un vero e proprio guado, probabilmente in qualche nuovo girone dantesco.

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