Intanto, da Piombino, dove attualmente è ormeggiato il rigassificatore dalla primavera del 2023, arriva una presa di posizione netta. Il sindaco del comune toscano ha infatti ribadito che l’autorizzazione per ospitare l’impianto scadrà nel 2026. La dichiarazione mette in chiaro che, a meno di nuovi accordi, il rigassificatore dovrà lasciare Piombino entro quella data….leggi
Una bella gatta da pelare per Marco Bucci, che ha recentemente dichiarato che l’impianto “resterà a Piombino”, una frase che suona più come un auspicio che come una certezza. La situazione è dunque delicata: mentre a Vado il progetto del rigassificatore incontra sempre più resistenze, a Piombino si tracciano già i confini temporali per il suo addio.
Il futuro del rigassificatore si preannuncia quindi come uno dei temi caldi del 2024, tra polemiche locali, rinvii politici e scadenze che si avvicinano.