RIFORMA DEI PORTI
Oggi non si parla di accorpamenti, ma di riduzione dei poteri delle autorità portuali: Due modelli per i porti
– Il primo (regolatorio a bacini) prevede una cabina di regia centrale al Mit con potere su concessioni, autorizzazioni, programmazione, selezione opere, indirizzo e vigilanza. Le Autorità portuali diventano Autorità di bacino (non è specificato quanti dovrebbero essere) e gestiscono: ufficio distaccato dell’Agenzia unica delle dogane (v.oltre), indirizzo e coordinamento a livello locale, promozione dei traffici, quota del finanziamento pubblico destinata al porto.
– Il secondo (regolatorio centralizzato) è in sostanza quello dell’Agenzia dei porti: scioglimento delle Authority esistenti, apertura al loro posto di uffici locali dell’Agenzia. A livello locale, rimarrebbero manutenzione ordinaria, proposta del Piano operativo triennale, realizzazione delle opere.
Attendiamo di avere altre notizie, ti avevo accennato delle preoccupazione del mio amico pilota, anche loro avranno problemi…….
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