RIFLESSIONI SUGLI ALBERI

RIFLESSIONI SUGLI ALBERI

Mentre a Messina, un Sindaco scalpella l’asfalto per fare posto agli alberi da piantare…GUARDA…a Savona, come nella maggior parte del Paese, sono ritenuti solo un fastidio in città. Sporcano, hanno radici che rovinano l’asfalto, sono sempre “ammalati”, e quindi sacrificabili, tutte le volte che c’è da fare spazio a speculazioni.

E poi non dimentichiamoci che possono crollare in caso di maltempo: il semplice terrore di una richiesta danni fa sì che ci si levi il pensiero tagliando bellissime piante imponenti, magari al più sostituendole (cosa che nel giro fa guadagnare qualcuno, e molto, dal vivaio ai manutentori del verde… inutile ricordare di chi si tratta) con asfittiche pianticelle, che rischiano sempre di morire precocemente per mancanza di cure, e che comunque non diventeranno alberi ugualmente belli se non dopo anni, e anni, e anni.

Un po’ come se, per evitare i black out elettrici, si tagliassero i piloni per metterne altri.

Non fa eccezione la CGIL. Da tempo, passando dalle parti della sede di via Boito (quella sede di cui si parla molto nel libro “il fallimento perfetto”…) notavo che gli imponenti alberi con le radici avevano sollevato la pavimentazione a piastrelle, tanto che dei cartelli si avvisavano le moto di non sostare sul terreno irregolare. Mi sembra di ricordare fossero conifere, e quindi, oh quanto sporchevoli. Indecorosi.
Le piastrelle, per il  sindacato, devono essere un punto debole, fin dai tempi di Di Tullio.
Mi meravigliavo che non venissero prese misure piu’ drastiche, per salvaguardare il sacrosanto parcheggio.

Ora difatti  ho notato un vuoto: asfalto, lucido, nero e grato asfalto, al posto di quei tronchi imponenti. Addio, alberi meravigliosi. E un camioncino di un vivaio, in sosta, con pronte rachitiche pianticelle.
Tutto secondo copione.
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