Richiesta ai Sindaci di Vado e di Quiliano di presentare ricorso al TAR contro la delibera regionale che dispone il potenziamento della Centrale a carbone.
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I sottoscritti comitati, associazioni e partiti richiedono ai Sindaci di Vado e di Quiliano, in quanto per legge Primi Responsabili della tutela della Salute pubblica, di non sottoscrivere la delibera regionale che dispone il potenziamento della Centrale a carbone, e di presentare nei prossimi giorni ricorso al TAR contro di essa, al fine di impedire il potenziamento della Centrale. I sottoscriventi inoltre sottolineano con forza l’intenzione di continuare, con ogni mezzo legalmente consentito, la loro azione di tutela del territorio e dei cittadini, in coerenza con quanto espresso nella diffida presentata nel luglio scorso. In questo momento molto delicato per tutta la nostra Provincia, ci paiono quanto mai attuali le parole pronunciate con tono molto accorato un anno fa dal palco del Teatro Chiabrera da Marzia Marzoli, che ha vissuto e vive l’esperienza di un territorio nell’alto Lazio assoggettato al carbone. Qui il video: http://www.youtube.com/watch?v=DlK8QlHBedw trascriviamo un breve stralcio: “… ne faccio un problema anche di democrazia. Una istituzione si dovrebbe prima chiedere ‘ma io chi devo tutelare loro o gli altri? Ma la scelta di un territorio in mano a chi sta?’ sta’ in mano a chi se lo suda, se lo lavora, se lo soffre, anche in termini ambientali e di salute ? Chi fa business con l’energia non paga il prezzo delle ricadute inquinanti: lo paghiamo noi, la sanità pubblica, lo pagano le famiglie. Noi abbiamo fatto delle manifestazioni, con a fianco i nostri Sindaci, convinti che la politica avrebbe fatto la differenza, e poi che succede? Non so chi è il Sindaco nel vostro ambito, ma racconto quello che è successo nell’alto Lazio. Questi Sindaci si sono trovati ad un certo punto con una offerta, un’offerta in denaro che si chiamano ‘compensazioni’, si chiamano ‘danni ambientali’. Nel nostro paese sono arrivati dei soldi che sono stati spesi per fare marciapiedi, per fare politica, ma non sono serviti né a tutelare la salute e neanche le aziende perché stanno chiudendo. Quindi raccontare questo è dolorosissimo: perché noi abbiamo creduto alle istituzioni, loro ci hanno anche un po’ usato. Queste compensazioni sono arrivate sul territorio e non hanno risolto nulla. Quindi io dico ai Sindaci che stanno qui in questa sala: vi prego rifiutate i soldi sporchi di carbone. Le compensazioni sono veramente il problema di oggi. Le istituzioni da quel momento in poi diventano i nemici: i nemici della salute i nemici di qualsiasi lotta, perché da quel giorno noi non siamo più stati in grado di parlare con nessuno. I controlli non si fanno più e tutto ciò che esce di ufficiale, che si dovrebbe chiamare ‘monitoraggio’, ‘controllo’, sono vergognosamente pilotati. Non vi fidate, non vi fate fregare. Il carbone uccide l’economia, e fa male. Questo lo potete vedere e quello che posso ripetere a chi qui a Savona rappresenta le istituzioni: rifiutate i soldi sporchi di carbone”.
La cittadinanza savonese non vuole ripetere le dolorose esperienze di altre realtà italiane: a tutti i Sindaci della nostra Provincia chiediamo quindi di tenere ben ferma la rotta loro affidata dai cittadini e dalle leggi dello Stato, con particolare riguardo a quelle che tutelano la salute delle persone. Grandi sono le loro responsabilità indicate dalla legge per la tutela di questo bene primario che non ha prezzo, perché quando viene a mancare la salute non ci sono compensazioni che possano sopperire. Firmatari:
ARCI, Comitato Acqua Pubblica, Comitato Unitario di Base, Comitato “AMBIENTE E SALUTE “di Spotorno-Noliuc Federazione dei Verdi, GaSSa acquisto solidale, Libreria UBIK, Medicina democratica, Movimento 5 Stelle, Noi Per Savona, Partito Comunista dei Lavoratori, Rifondazione Comunista, Uniti per la Salute, WWF
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