La settimana scorsa è nata ufficialmente a Savona
la Rete Savonese Fermiamo il Carbone.
Si tratta di un passaggio importante nella storia riguardante i diritti alla salute e alla vita della cittadinanza savonese, creando formalmente un gruppo di organizzazioni ampio ed eterogeneo di lotta per un futuro migliore per le prossime generazioni delle nostre comunità e del paese intero.
|
Non si tratta solo di organizzazioni ambientaliste, ma anche di associazioni grandi e generaliste come Acli e Arci, partiti e movimenti politici, tutti uniti contro l’ampliamento a carbone della Centrale di Vado Quiliano e a favore di un’economia libera dall’inquinamento da carbone. La rete savonese gode dell’appoggio delle grandi organizzazioni nazionali come Greenpeace, Legambiente, Italia Nostra, WWF, Arci.
Il documento approvato è chiaro e netto: no al carbone, senza sé e senza ma.
Aderiscono localmente, per ora
ACLI provinciali Savona, ARCI provinciale Savona, Comitato Spotorno Noli Comitato savonese per l’acqua bene comune, GASSA, Legambiente Liguria Movimento consumatori Savona, NuovoFilmstudio, Uniti per la salute, LibreriaUbik
Movimenti e partiti politici:
Movimento 5 Stelle, Federazione dei Verdi, API Savona, NoiperSavona Rifondazione Comunista
Le organizzazioni che hanno aderito a ieri sono certamente molto attive, rappresentative e serie.
La rete funzionerà senza bisogno di formalizzare un nuovo soggetto giuridico e su base democratica.
E’ stato eletto un primo gruppo di coordinamento composto da un componente di Uniti per la salute, Eric Festa, Stefano Milano, Franco Zunino, Giovanni Durante.
|