Relitto della Concordia

LA DISGRAZIA  LUCROSA
Attorno al relitto della Concordia si è scatenata una battaglia per guadagnare commesse: prima vi è stato l’appalto per il raddrizzamento dello scafo (Titan e Micoperi) ora si passa alla la demolizione del colosso. Il ministro Clini, con uno dei suoi ultimi atti, ha deciso che il porto di Piombino sarà la meta dello smantellamento, ricevendo il plauso del presidente della regione toscana, del sindaco del comune, di Lucchini, tutta gente assai interessata al business. Per realizzare questa bagatella manca un piccolo dettaglio: bisogna dragare i fondali e realizzare un bacino di demolizione, al modico costo di 120 milioni di euro, sborsati pronta cassa dallo Stato.
Si ignora quanto pagherà la compagnia su questo impegno. Stranamente si scavalca l’ appalto pubblico nazionale, per approdare all’affidamento diretto. non sarebbe il caso di coinvolgere l’unione europea, magari chiedendole una partecipazione ai costi, vista la straordinarietà dell’evento che farà testo per il futuro?…leggi
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