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Regione

IL PENSIERO DOMINANTE!!!

foto dal SecoloXIX

Tutti a Genova, ecco la foto di famiglia dei “castaioli” targati PD che, avendo vinto le elezioni regionali, hanno deciso di non farsi mancare nulla (anche perche’, senza poltrone, rientrerebbero  nel “nulla” dal quale li ha fatti uscire la logica del loro partito). Quindi allegria, cari elettori: il problema più importante, cioè l’esclusione di Carlo Ruggeri sembra risolto con le dimissioni di Boffa che diverrà assessore! Non importa che, moltiplicando gli esterni e quindi le  surroghe dei consiglieri (norma non obbligatoria nella legge ligure), si accresca di molto il costo della politica e che regioni come Le Marche, il Piemonte, il Veneto abbiano limitato la giunta a 1o/12 membri. Qui, per Burlando e soci, si tratta di contentare “oves et boves” a cominciare dai propri compagni di partito.
Se la giunta sarà pletorica e piena di esterni,qualcuno provvederà! Non stiamo forse ancora pagando, su stipendi e pensioni, la famigerata addizionale regionale sull’irpef, fortemente voluta da  questa giunta, così amica dei ceti a reddito fisso.
E che ci seguirà sino al termine del quinquennio? E poi, parlandoci chiaro, per noi savonesi vale la pena porre mano al portafoglio: avremo ben 4 personaggi  di vaglia in consiglio regionale ed in giunta, forse 5 se verrà nominato un assessore al turismo che abita a finale. Volete mettere la fortuna di  dirottare sotto la lanterna personaggi del calibro di Ruggeri e di Lunardon, dandogli lo spazio che meritano ed un contesto politico all’altezza delle loro ambizioni! Savona era ed e’ troppo piccola, troppo provinciale per contenere cotanti galli nel  pollaio ed e’ quindi giusto che la nomenklatura che non e’ riuscita a mantenere  in provincia il primato del PD per una somma di ragioni che tutti conoscono, possa avere un’ultima chance. Così come si racconta che Pio VII, il”savonese” dicesse ai suoi fedeli:
” e prima de partì in deportazione,
Cosa disse ai suoi preti allo sportello?
Io parto agnello, e tornerò leone!”
Anche se poi il Belli, nella sua ironia, non omette di chiudere il sonetto dicendo che, in effetti, ritornò, ma da “c….one”. 

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