Tuttavia, il voto per l’ufficio di presidenza rivela tensioni interne alla maggioranza. Stefano Balleari (FdI) ottiene un voto in meno del previsto, mentre il dem Roberto Arboscello raccoglie 14 voti, uno in più rispetto ai 13 consiglieri dell’opposizione, aggiudicandosi la vicepresidenza. Questo indica la presenza di un “franco tiratore” nella maggioranza. Bucci non transige e, rivolgendosi ai banchi della coalizione, esclama: «Così non va bene, chi è stato?» A margine della seduta, in una riunione di maggioranza, rincara la dose: “Se ci sono problemi, lo si dice chiaramente. La mia porta è sempre aperta.”
Nessuno confessa e si apre la caccia alla “talpa”. Le ipotesi si moltiplicano nei corridoi, con sospetti che ricadono su Alessandro Bozzano, ex capogruppo totiano ora in Vince Liguria. Bozzano, giunto in ritardo, potrebbe aver votato contro per esprimere il suo malcontento: avrebbe ambito al ruolo di consigliere segretario, andato invece ad Angelo Vaccarezza (FI), considerato un suo rivale-amico.
Sul fronte opposto, Andrea Orlando, deputato e consigliere regionale, aderisce al gruppo Pd, alimentando speculazioni su una possibile permanenza in Liguria. Il suo staff annuncia che nei prossimi giorni verrà presa una decisione definitiva, mentre il centrosinistra attende di rilanciarsi per il posto vacante lasciato da Bucci in Comune a Genova.