L’ipotesi è nata per evitare ai candidati incontri pubblici (cene aperitivi, dibattiti), troppo pericolosi in tempo di corona virus.
A parte una campagna elettorale poco stimolante, le elezioni senza preferenze darebbero un immenso potere ai partiti che potranno decidere quali candidati far eleggere piazzandoli nei primi posti della lista.
Nella scelta delle candidature si prevede all’interno dei partiti una lotta feroce.