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Questa è una giunta “chiacchiere e distintivo”, Savona è ridotta ad una cloaca

La situazione della città è diventata davvero preoccupante. Il degrado è evidente, e non si limita solo al centro storico, dove il problema delle deiezioni canine è fuori controllo. Anche se alcuni proprietari raccolgono gli escrementi, il problema della pipì persiste, creando un odore insopportabile che si concentra in alcune zone. Non è solo una questione di responsabilità individuale, ma anche di un sistema di pulizia urbana che è ormai obsoleto e inadeguato.
Bisogna rivedere il sistema di lavaggio e pulizia che, qui, è anacronistico e superato. In quartieri come Fornaci e Villapiana, dove la popolazione è più stabile, i problemi sono più contenuti. Ma in altre aree, come il centro storico, la concentrazione di persone provenienti da altri quartieri e turisti occasionali rende la situazione insostenibile. Occorrerebbe considerare alcune misure concrete: 1) introdurre una tassa specifica per i proprietari di cani; 2) rivedere il sistema di lavaggio delle strade, che dovrebbe essere sistematico e quotidiano; 3) adottare un metodo di raccolta delle deiezioni più efficiente, come avviene a Parigi, dove un operatore munito di moto raccoglie gli escrementi e lava con un detergente. È un sistema che funziona e ha costi contenuti.
Non possiamo esonerare completamente l’amministrazione comunale dalle sue responsabilità. Dopo quasi tre anni di governo, la situazione non è migliorata, anzi sembra peggiorare. La presenza dei cinghiali nelle strade (basterebbe murare i bidoni della spazzatura come in Francia fanno già da 25 anni) è solo uno dei sintomi di una città sempre più sporca e disorganizzata, con negozi che chiudono e un traffico sempre più caotico. Non solo, ma l’amministrazione sembra concentrata esclusivamente su eventi oltretutto organizzati da “terzi” (per esempio le parole ubikate). Di suo, non ha proposto niente e non ha inventato niente.
Il problema dei clochard che occupano stabilmente alcune aree della città, lasciando escrementi e urina in bella vista, aggrava ulteriormente la situazione. Questo fenomeno non è solo un problema di decoro, ma anche di salute pubblica.
Inoltre, basta fare un giro in darsena la domenica mattina presto per rendersi conto della gravità della situazione: l’odore di urina è solo l’inizio. Se sei fortunato, non inciampi in qualche vomito o non scivoli su cocci di bottiglia, il che dipinge un quadro desolante di uno dei luoghi che dovrebbero essere tra i più piacevoli della città.
La città rispecchia chi la vive e la gestisce, e attualmente lo stato in cui si trova evidenzia una mancanza di attenzione e cura da parte di tutti, dai cittadini all’amministrazione. Tuttavia, la gestione degli spazi pubblici, la pulizia e il decoro urbano richiedono un intervento strutturato e continuo, non solo azioni occasionali.
Infine, è ingiusto penalizzare i proprietari di cani responsabili per l’inciviltà di pochi. Tuttavia, se non si trova un modo per garantire un comportamento corretto da parte di tutti, si rischia di continuare a vivere in una città che sta progressivamente perdendo la sua bellezza e vivibilità.

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