Quando Ata e Comune si pagavano le fatture in ritardo
Nel 2011 erano 129.350 gli euro (interessi passivi) che avevamo buttato via solo perchè il Comune pagava in ritardo le fatture ad Ata.
|
Lo scriveva la Corte dei Conti …. l’ATA a causa dei ritardi negli incassi delle proprie fatture emesse nei confronti del Comune di Savona, principale cliente e azionista di riferimento, ha pagato all’Istituto Bancario, nel periodo considerato per l’anticipo fatture, interessi passivi per € 129.350, peggiorando ulteriormente la gestione finanziaria della Società…
Ma succedeva anche il contrario
Sempre per la Corte dei Conti:
Dal confronto dei crediti e dei debiti correnti di ATA, nei confronti del Comune di Savona, maturati nel periodo 2006/2009 (escluso il 2010 i cui crediti e debiti sono di recente formazione), emerge un saldo positivo in favore del Comune medesimo e nello stesso tempo le difficoltà finanziarie di ATA nel pagare tali debiti per insufficiente liquidità in cassa. ll mancato incasso dei crediti da parte del Comune, rappresenta nello stesso tempo, a parere di chi scrive, un vero e proprio finanziamento senza interessi alla società controllata.
|