La provincia di Savona scivola verso il basso nella classifica annuale sulla qualità della vita stilata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Con una retrocessione di ben 20 posizioni, Savona si colloca al 63° posto su 107 province italiane, segnando una battuta d’arresto significativa rispetto al 2023.
L’indagine analizza otto parametri chiave: ambiente, istruzione, lavoro, popolazione, reddito, salute, sicurezza e turismo. Tra questi, Savona registra progressi solo nel settore popolazione, dove guadagna una posizione rispetto all’anno scorso, piazzandosi al 94° posto. Tuttavia, la maggior parte degli indicatori racconta una storia di declino.
Salute: L’ambito sanitario segna il crollo più significativo: 47 posizioni in meno, con Savona che scivola al 69° posto.
Lavoro: Anche il mercato del lavoro è in affanno, con un calo di 20 posizioni (58° posto).
Sicurezza e reddito: Trend negativi anche per la sicurezza (-9 posizioni) e il reddito (-8 posizioni).
Istruzione: Qui Savona perde 10 posizioni, fermandosi al 54° posto.
Ambiente: Un arretramento più lieve, ma comunque presente, con due posizioni perse.
L’unico indicatore stabile è il turismo: Savona mantiene la 16ª posizione con un punteggio di 551, dimostrando di essere ancora una meta apprezzata dai visitatori. Tuttavia, il turismo da solo non basta a compensare le criticità che emergono nel quotidiano vivere dei residenti.
Nel panorama regionale, la Liguria presenta andamenti contrastanti. Genova, il capoluogo, compie un balzo in avanti guadagnando 14 posizioni e raggiungendo il 43° posto, grazie a progressi significativi nei settori salute e reddito. Anche La Spezia mostra segnali positivi, risalendo al 56° posto, mentre Imperia perde quattro posizioni, scivolando al 73° posto.
Il quadro che emerge è quello di un territorio che fatica a mantenere il passo con i cambiamenti strutturali e sociali richiesti per migliorare la qualità della vita. Problemi legati alla sanità, all’occupazione e all’ambiente non possono essere ignorati se si vuole invertire la rotta.
L’indagine conferma che il divario tra le province del Nord e del Sud Italia rimane evidente, ma Savona rischia di essere penalizzata anche all’interno del contesto regionale.
A livello nazionale, Milano guida la classifica per il secondo anno consecutivo, seguita da Bolzano e Monza. Le province liguri, invece, si collocano tutte in una fascia media o medio-bassa, con Genova a guidare il gruppo.
Savona dovrà concentrarsi sul rilancio del settore sanitario, sull’attrattività per nuove opportunità lavorative e sul miglioramento delle infrastrutture. Solo così potrà riguadagnare terreno e restituire ai suoi cittadini una prospettiva di vita più serena e soddisfacente.