Il primo volume – che viene distribuito direttamente in rete sul sito www.legalitabooks.com ed alle iniziative pubbliche su cd a chi sottoscrive 10 euro alla “Casa della Legalità” – è stato presentato dagli autori a Bologna, insieme a Ivan Cicconi, il 27 febbraio 2010 e si intitola:
“TRA LA VIA EMILIA E IL CLAN”e racconta di quella “politica ed economia spregiudicate e di quelle mafie che si hanno in casa ma che non si vuole vedere”.
Questo primo lavoro parla di fatti e protagonisti, con nomi e cognomi, per un informazione a 360° gradi. Dalla copertina: “63 “famiglie” di Camorra, ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. L’arrivo e l’alleanza delle mafie dell’est… Si mimetizzano, delinquono, riciclano insieme alla criminalità finanziaria, alla spregiudicatezza di taluni “imprenditori” e le complicità dei colletti bianchi…soffocano economia, libertà, dignità e ambiente. Non solo il braccio “armato” delle mafie, ma il contesto di collusioni, complicità, contiguità e convivenze del “sistema emiliano”… dal vecchio Raul alle Coop sino all’arrivo dei Pizzimbone, gli amici di Dell’Utri” Contiene anche due ampi capitoli che legano l’Emilia Romagna alla Campania e ci raccontano di collusioni e di affari sporchi, dalla vicenda di Nicola Cosentino a quella di Vincenzo De Luca.
Il libro è curato da Christian Abbondanza e Antonio Amorosi, con prefazione di Ferruccio Sansa.
Dalla presentazione del libro: “Questa non è un antologia sulle mafie. Non è nemmeno un manuale o un romanzo. Sono frammenti di realtà, di fatti… nomi e cognomi, società, storie e dati. E’ un filo di Arianna che lega contesti, episodi, società e persone. L’Emilia Romagna è terra di mafia. Lo è da decenni. Non è una realtà ove le mafie hanno un controllo “militare” del territorio, bensì dove le mafie fanno i loro affari, quelli illeciti e quelli nell’ambito della cosiddetta ‘economia legale’. Parte della classe politica e imprenditoriale, centrata per lungo tempo su un monopolio impenetrabile e spregiudicato, ha garantito quel terreno fertile per permettere alle cosche di trovare uno spazio sicuro per i propri affari. Ci distraggono, fanno puntare la nostra attenzione su fatti importanti ma marginali rispetto alla realtà odierna, e così, mentre si fanno parole, trasmissioni e libri sui soliti noti, un esercito di mafiosi, corrotti e collusi devasta il Paese, la nostra terra. Occorre conoscere i fatti, puntare i riflettori su questa realtà, sul network della più grande azienda e fabbrica di voti del Paese, la Holding della Mafia spa”.
L’Ufficio di Presidenza C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D’Agostino |