| La targa della prossima finta opposizione Sei mesi alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Savona, assistiamo ai primi scuotimenti nel coma profondo del sistema politico cittadino. Che succederà? Berruti sembra in pole position per la riconferma PD-L + accessori, ma il plenipotenziario papabile candidato Marson del PD+L + accessori in questo caso resterà fuori dal combattimento e il centrodestra metterà in pista la solita carne da macello, magari accettando Filippo Marino per poi ululare contro i finiani per la sconfitta. Se Marson dovesse portare Savona al centrodestra per qualche accordo prematrimoniale, con Berruti spedito a sostituire Zunino a Roma, allora sicuramente la carne da macello avrà targa di centrosinistra che assumerà danzando il ruolo di finta opposizione. |
Il resto del panorama politico di casa nostra è una barzelletta: la sinistra di Vendola e i fantasmi di Rifondazione e Comunisti Italiani pregano perchè il Potere Unito opti per Berruti, l’UDC può permettersi di restare in attesa del sicuro vincente per la Santa Alleanza, ma le sue sale gronderanno sangue per un posto di assessore. Ci sarà lotta a coltello fra Casalinuovo, Pizzorno e magari un nuovo entrato con buon serbatoio di voti (attualmente in attesa sulla porta d’ingresso) mentre ¾ di partito sono in confusione totale. L’IDV a Savona è un massacro continuato e la Lega, commissariata a Savona e in provincia, non batte colpo in attesa di ordini dei potenti alleati. Mentre gli altri cespugli delle due coalizioni “avversarie” iniziano lo sbattimento con il cappello in mano per raccattare qualche briciola. Certo il ridimensionamento del Consiglio e la cancellazione delle Circoscrizioni porteranno qualche affamato in più, ma sicuramente in qualche modo PD+PDL riusciranno a soddisfare i più necessari alla bisogna. Il solo partito che non c’entra nulla con la melassa bipartisan, il PCL di Ferrando e Anselmo, non possiede entrature mediatiche e pur affannandosi con ammirevole tenacia può solo sperare che non gli affossino le firme un’altra volta… Il problema vero è che a Savona non esistono leader politici ma solo usufruttuari dei vari simboli. La Berlusconeide che da vent’anni strazia il modello democratico come lo conoscevamo ha prodotto soldatini di carta gestiti da poteri forti, sbattendo fuori dall’agone politico nazionale e locale tutte le voci dissenzienti e cancellando mediaticamente chi osava opporsi. Quanti politici savonesi dissolti nel nulla per essersi affrancati dalla logica servil-acchiappatoria, per rispetto dei cittadini e di se’ stessi… Ma il problema non sono chi queste situazioni cavalca, ma chi continua indeFESSAmente a portare contributi di voti a due schieramenti che hanno ingoiato tutto l’ingoiabile. Quindi non illudiamoci, liste civiche e PCL non cambieranno nessun equilibrio: nelle Segrete Stanze verrà decisa la direzione da dare alla prossima tornata elettorale in ragione di “misteriose” ragioni che per noi poveracci resteranno per sempre inavvicinabili… |