| Progetto del porto a Spotorno, Il WWF: L’area è incompatibile. A fronte di quanto apparso su organi di stampa, il WWF ritiene osservare quanto: a fronte delle criticità ed inammissibilità nonché improcedibilità riscontrate dall’Amministrazione regionale in relazione ai due precedenti progetti di realizzazione del porto turistico di Spotorno e Noli, criticità già rilevate da tempo dalla Nostra associazione, non possiamo condividere una proposta di localizzazione per la realizzazione di un porto turistico ricadente in Comune di Spotorno nell’ex discarica di loc. Serra, sia per le valutazioni urbanistico-paesistiche, ma soprattutto di carattere ambientale, e specificatamente indicate nella relativa scheda di valutazione, qui riportata nel testo contenuto nella proposta finale a suo tempo approvata dalla Regione Liguria, afferma il Delegato regionale per il WWF in Liguria, Marco Piombo. Comè possibile che dapprima la Regione rileva che: |
“..Per le valutazioni elaborate non sussistono le condizioni per la realizzazione di un nuovo portoturistico lungo tutto il litorale del comune, con ciò superando la previsione del PTC che va stralciatadal Piano ed eliminando inoltre, coerentemente con tale indicazione, la classificazione paesisticadel PTCP di ANI TR-AI nella parte a mare…”; E ancora nelle Indicazioni generali per la riqualificazione del territorio, la valorizzazione del paesaggio costiero e la tutela dell’ambiente marino sempre approvate dalla Regione Liguria: dove si legge: “…Gli approfondimenti e le valutazioni elaborate connesse all’iter approvativo del progetto, hanno messo in luce criticità tali da far escludere la previsione di un nuovo porto turistico lungo tutto il litorale dei Comuni. Innanzi tutto, infatti, la variante di salvaguardia della fascia costiera del PTCP ha sottolineato la qualità paesistica dell’ambito individuando un corridoio paesistico- ambientale il cui terminale a mare, in cui è stata individuata un’area sottoposta a regime di conservazione, interessa parzialmente l’areale già riclassificato ANI-TR-AI in sede di approvazione del PTC della Costa (DCR n.64/2000). Il criterio a base di tale scelta è quello infatti di evitare nuove localizzazioni nautiche che provochino saldature tra centri abitati impegnando tratti di costa naturali o dotati di spiagge. Sotto il profilo ambientale inoltre sono state rilevate criticità per quanto riguarda gli impatti sui processi costieri sia diretti (occupazione di superfici di arenili), sia indiretti (alterazione delle dinamiche costiere di alimentazione delle spiagge limitrofe); un ulteriore aspetto problematico è quello che riguarda gli effetti sul posidonieto esistente (SIC); se infatti è pur possibile evitare l’impatto diretto, non sembra altrettanto possibile escludere quelli indiretti sulla prateria che si presenta in buono stato di conservazione e con elevata valenza ecologica…”. .e poi la stessa Regione possa prevedere un inserimento di un nuovo porto nella procedura obbligatoria di VAS che comunque la stessa amministrazione non ha a suo tempo assoggettato per tutto il Piano della Costa ! ( NO VAS con prescrizioni approvato con DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE n. 2476 del 2012). Il WWF ritiene ribadire che: – non si riscontrano soluzioni alternative, né la possibilità di adozione di tutte quelle misure di mitigazione anche compensative atte a contenere i danni provocati dalla realizzazione di un porto turistico all’interno delle due aree subsiti del SIC; – tale opera comporterebbe anche con una serie di effetti negativi successivi la scomparsa di specie di interesse prioritario presenti in ampie zone con evidente compromissione di tutta l’area marina e del poseidonieto presente in quella zona in adicenza alla battigia; La realizzazione di una nuova opera portuale nell’area in oggetto, di certo non favorirà in alcun modo il mantenimento in buone condizioni dei due sub siti del SIC (che la Regione peraltro ha ampliato, vedi la delibera di Giunta regionale, n. 1561 datata 7/12/2005 – Proposta di riperimetrazione in scala cartografica 1:10.000 dei siti di importanza comunitaria (SIC) marini liguri.) L’opera in questione inciderebbe negativamente su entrambi i sub siti A e B dei S.I.C marini in questione, in quanto le opere anche se meno impattanti rispetto alle precedenti andrebbero ad inserirsi nel mezzo di entrambi i siti protetti. Dalle criticità emerse risultano inoltre definiti in modo univoco gli impatti diretti ed indiretti sull’habitat marino,indipendentemente dalla attualedefinizione formale dei confini dei SIC.
Il WWF chiede di escludere la realizzazione di tale impianto a fronte di eventuali proposte di compensazioni dovute alla obbligatoria e responsabile bonifica del sito di loc. Serra.
IL DELEGATO WWF ITALIA PER LA LIGURIA PIOMBO MARCO |