Tra i tanti non ricordo, pressato dall’avvocato Matteo Ceruti, l’attuale direttore generale del Ministero dell’Ambiente, all’epoca responsabile del procedimento Aia, Giuseppe Lo Presti, ha fatto dichiarazioni importanti sui legami tra la politica e la Tirreno Power.
“Tirreno Power voleva riaprire la Centrale si pensò a una norma per accontentarla ….Giuridicamente non stava nè in cielo nè in terra (nelle intercettazioni del 13 maggio 2014, un mese dopo il sequestro dell’impianto, aveva usato il termine “porcata) la possibile presentazione della nuova Aia da parte di Tirreno Power per il riavvio dell’impianto. L’impianto era sequestrato e non andava fatto di redigere un provvedimento normativo sul piano dell’azienda”.