Savona – Si allungano i tempi per il processo che vede imputata l’ex segretaria generale della Provincia di Savona, Giulia Colangelo, accusata di una lunga serie di reati che vanno dal falso ai concorsi truccati, fino a stalking e maltrattamenti sul lavoro. L’udienza preliminare di ieri si è chiusa con un rinvio a giugno, quando il giudice dovrà decidere sull’ammissione delle parti civili e sull’eventuale scelta degli indagati di optare per riti alternativi.
Insieme alla Colangelo, sono coinvolti anche il sindaco di Albisola Superiore, il dirigente provinciale degli Affari generali e un assessore albisolese. L’indagine, condotta dai PM Maddalena Sala e Claudio Martini, si concentra su due filoni principali: la gestione dei concorsi pubblici, in cui sarebbero state “guidate” le domande in favore di candidate raccomandate, e i presunti maltrattamenti ai danni del personale.
Secondo gli atti, Colangelo avrebbe umiliato pubblicamente alcune dipendenti, costringendole anche a svolgere mansioni personali – come ritirare vestiti in lavanderia o ricevere pacchi a casa. in un clima definito dagli inquirenti intimidatorio e vessatorio.
Nel frattempo, si sono costituiti parte civile l’ente Provincia, una dipendente di Palazzo Nervi, il sindacato Uil e l’Associazione per la Difesa dei Consumatori. Clamorosamente, non lo hanno fatto invece le candidati danneggiate dai concorsi irregolari, nonostante intercettazioni e testimonianze ne confermassero l’esclusione in favore delle “segnalate”. Una di loro, presente in aula, ha spiegato: «È stata una brutta esperienza. Non voglio affrontare altri stress e spese legali. Per fortuna ho trovato lavoro altrove».
Resta ora da vedere se in estate il processo decollerà davvero o se si allungherà ancora l’attesa di giustizia per una vicenda che ha segnato profondamente l’immagine della pubblica amministrazione savonese.