SIAMO PRONTI? Con le possibili, se non probabili, forti e continue precipitazioni in arrivo i prossimi giorni, la protezione civile sarà sicuramente stata allertata. Ma siamo pronti nella nostra provincia ad affrontare un evento alluvionale?
Oppure non siamo preparati nemmeno a fenomeni solo poco più intensi del normale?
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Tombini otturati, alvei dei torrenti non puliti, se non alla foce, alcuni corsi d’acqua persino cementificati, come il rio che attraversa Noli (ricordate la proposta di Marson di cementificare pure l’ultimo tratto del Letimbro?), boschi che risentono ancora degli incendi passati, e meno male che quest’anno ne sono capitati, o meglio stati provocati, meno del solito; per non parlare di colline sottoposte da anni all’insulto edilizio. Temo che saremo invece pronti, in caso di forte maltempo, ad addossare tutte le responsabilità di eventuali danni all’eccezionalità del fenomeno, scomodando le”memorie d’uomo”, i paragoni con uragani, monsoni, tornado e quant’altro, fenomeni presenti solo in zone tipiche del pianeta e a chiedere subito il riconoscimento di calamità naturale…si, dovuta esclusivamente alla natura maligna e matrigna, senza considerare affatto che essa è stata da noi violentata negli anni. Alemanno a Roma, Delfino lo scorso autunno a Varazze, sono solo alcuni degli ultimi esempi al riguardo. A Varazze, poi, una delle concause è stato il degrado della discarica Ramognina, per la quale solo recentemente la Provincia ha richiamato il Comune, molto dopo una mia interpellanza in Consiglio. Ricordiamoci anche della frana di Murialdo verificatasi poco dopo il disastro varazzino, con la strada senza messe in sicurezza in molti tratti, attraversante un terreno notoriamente instabile e franoso. Certo, nessuno nega la violenza di certi fenomeni meteo, forse più frequenti negli ultimi tempi causa il mutamento climatico, ma, altrettanto certamente, ad essi è stato da noi preparato , in senso figurato, il terreno, mentre, in senso materiale, il terreno della nostra provincia e dell’Italia in genere è soggetto, sempre per causa nostra, ad essere invece impreparato, e quindi causa di frane, smottamenti, esondazioni. Non ci resta che sperare nella fallibilità delle previsioni meteo, le quali peraltro si rivelano sempre più precise quando sono limitatte a meno di una settimana….e a martedì prossimo manca davvero poco!
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