PRIMO MAGGIO: COMMEMORAZIONE DEI LAVORATORI

Il rigore dei conti, con misure di austerità esasperate e assurde (perché sproporzionate a quello che il paese reale può dare) e la crescita possono stare insieme? Pensiamo proprio di no. Ormai siamo diventati un paese di una tassa al giorno, che prelevando dalle tasche del contribuente un euro dopo l’altro dovrebbe portarci al pareggio di bilancio. Ma siamo sicuri che sia questa la medicina che aiuterà il paese ad uscire dalla crisi? Solo l’austerità contabile senza un guizzo di fantasia autonomo che ci indichi la via di un possibile sviluppo tramite una crescita assolutamente necessaria? Viene da dubitarne. Lo stesso professore con questa smania di fare il primo della classe (cosa che ha lasciato a bocca aperta l’Europa intera) non aiuta psicologicamente oltreché di fatto. Lui , come i suoi sodali dell’esecutivo, plurimilionari e sufficientemente snob, vivono in una bolla, che sta sopra o di fianco (dentro?) a quella speculativa. Una bolla dorata e apparentemente sobria. Chi è abituato ad avere molto denaro di solito non si inquieta molto se si deve spendere di più. Ma se si dimentica che non tutti vivono con questa mentalità, anzi, sono disperatamente coscienti che la rotta e la gestione dell’equipaggio sia sbagliata, il professore potrebbe fare la fine del capitano Bligh, quello del Bounty. Il paradosso è che quelli che si ammutineranno saranno proprio i partiti che fanno parte del suo equipaggio. Comunque che resti o che si dimetta o che “venga dimesso”, rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo come quello che ha demolito violentemente il tessuto di piccola e media impresa,ha affossato gli artigiani, gli indipendenti, i negozianti ed ha impoverito definitivamente gli italiani. Che, se la linea di austerità continuerà come la sola percorribile, non si risolleveranno veramente più .C’è un segnale che si dovrebbe dare: NON ANDARE A VOTARE; ORA;SOLO PER QUESTA VOLTA;IN ATTESA CHE LE PULIZIE VENGANO FATTE IN TUTTE LE CAMERE DEL PALAZZO.

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