Prime crepe dentro Fratelli d’Italia ad Alassio e Albenga

Ininfluenti a Savona, incapaci di imporre un proprio candidato Sindaco ad Albenga e divisi ad Alassio. Questa la situazione di Fratelli di Italia che rischia di recitare nei prossimi mesi un ruolo da comprimario nonostante il notevole peso elettorale. A Savona, di fatto, il Partito della Meloni non tocca palla da una vita, ad Albenga, a pochi mesi dalle amministrative, lo scenario è ancora peggio: FdI ha perso il suo candidato sindaco in pectore, Robello Defilippis, e non riesce a far decollare neppure la candidatura dell’altro aspirante, Tomatis osteggiato dal forzista Ciangherotti e dalla leghista Cristina Porro. L’ impressione è che, alla fine, il centrodestra ingauno, per non implodere, si presenterà con un candidato Sindaco espressione della Società civile (l’architetto Nicola Podio? l’avv. Andrea Navone? ) dopo che figure più competitive come Angelo Barbero e Stefano Mai sono state via via impallinate con i veti incrociati. Ad Alassio, per riportare la calma, è dovuto intervenire il Responsabile provinciale di FdI, Cavallo, visto che si stava registrando un vero e proprio ammutinamento nei confronti del Sindaco Melgrati sulle scelte turistiche.
La fronda contro il Sindaco è guidata da Angelo Galtieri, recordman di preferenze alle comunali, che spinge per la creazione di un gruppo autonomo di FdI in Consiglio comunale che certificherebbe il Commissariamento del Sindaco. Sotto traccia restano poi i grandi giochi in vista delle regionali, con almeno 2 big locali del partito (Invernizzi e lo stesso Galtieri) che si contendono un posto in lista…

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