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Prevenzione?

Prevenzione? non s’ha da fare!

A che servono le allerta meteo per la protezione civile, se non a cercare di limitare il più possibile i probabilissimi danni sul territorio, sulle cose e soprattutto sull’incolumità delle vite umane che l’evento atmosferico arrecherà di lì a poco?

Probabilissimi dato che la pericolosità di questi fenomeni viene ulteriormente accentuata dal degrado del territorio operato negli ultimi decenni da una classe politica-imprenditoriale tanto miope quanto avida di quel “bene” che nella storia umana è sempre costato tante guerre e sciagure: il Dio Denaro, che in questo caso ha portato ad edificare palazzi e strade là dove una volta c’era l’alveo di un fiume o una spiaggia, a disboscare selvaggiamente favorendo così frane e smottamenti, anche solo dopo un semplice acquazzone.

A che servono i continui aggiornamenti, tramite congressi e internet, che la classe medica riceve continuamente, se altrettanto continuamente,e anzi sempre più frequentemente, essa è impossibilitata ad esercitare quella che più di ogni altro suo compito, dovrebbe essere la sua”missione”, ovvero la prevenzione delle malattie e quindi il miglioramento dello stato di salute dei cittadini, della loro qualità di vita e non solo della mortalità? Impossibilitata poichè sempre più controllata dai dirigenti ASL e,ancora più a monte, dalla classe politica, tutti impegnati nel limitare la spesa sanitaria, finanziata sempre meno dal nostro governo e dalle nostre regioni, impegnati a loro volta nello scialaquare le scarse risorse economiche per automantenersi ad ogni costo la loro poltrone, e magari per finanziare opere imponenti quanto inutili e dannose per l’ambiente, come il ponte sullo stretto di Messina e la piattaforma Maersk a Vado. Impossibilitata anche per la persistenza e anzi l’incremento dei fattori di rischio per la salute, ovvero l’inquinamento atmosferico: oggi a Vado Ligure va in scena una grande, benemerita manifestazione di cittadini contro l’ampliamento, anzi, la presenza, della centrale a carbone Tirreno Power, nell’ambito della giornata nazionale di protesta contro questa deleteria e ottocentesca forma di energia. Ambulatori, ospedali, cliniche, sono sempre più intasati da malati di cancro,di ogni tipo, da persone che hanno subito eventi cardiaci e cerebrali ischemici, da anziani e anche meno anziani affetti da demenze e da M.di Parkinson, da soggetti di ogni età con asma e malattie respiratorie, da bambini con linfomi e leucemie. Di conseguenza la spesa sanitaria è in continuo aumento, solo per la diagnosi e la cura di tutte queste malattie. Possibile che non ci vuole rendere conto che investendo soldi sulla prevenzione, prevenzione fatta anche di NON costruire certe opere così devastanti, come palazzoni, ponti, centrali a piattaforme portuali, si arriverà per forza, anche se non a breve termine, a un notevole risparmio delle spese per la sanità e di quelle che sempre più devono essere messe in conto per ricostruire un territorio e risarcire, peraltro sempre assai parzialmente, una comunità che ha perso per un’alluvione i suoi beni di sostentamento, per non dire anche delle vite umane?

La prevenzione oramai in Italia è proibita, manca solo una legge in tal senso che certifichi la sua morte!

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