SANITA’ “LACRIME E SANGUE” PER I CITTADINI…
CON LA PREVENZIONE PRIMARIA SULL’INQUINAMENTO INVECE RIDURREMMO LA SPESA SANITARIA
E LE MALATTIE NELLA POPOLAZIONE SAVONESE
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A proposito di “lacrime e sangue” (vedi articoli recenti della stampa locale), con 36 milioni di tagli nella sanità che dovranno pagare i malati con diminuzione dei servizi e aumento dei costi, noi del MODA siamo convinti che agire sulla prevenzione, come da decenni sosteniamo, sia l’arma vincente per evitare tagi nella sanità ma soprattutto sia indispensabile per la salute dei savonesi in un territorio come quello savonese devastato da un industrialismo di terz’ordine, vedi industria chimica (ACNA Stoppani) centrali a carbone, cokeria di Cairo, discariche di rifiuti urbani e industriali ecc. Vogliamo ancora una volta ricordare che anche solo la centrale a carbone come quella di T. Power a Vado “centrale in città” comporta costi esterni relativi ai danni sull’ambiente locale , coltivazioni, clima, salute e danni materiali materiali di circa 140 milioni di euro ogni anno (vedi) di cui circa 40 milioni relativi ai costi sanitari per malattie tumorali, cardiache e degenerative nonché per mortalità precoce (vedi criteri della Comunità Europea, fonte ExternE)…se in più permettiamo la combustione di CDR (combustibile derivato dai rifiuti) come approvato dalla passata Provincia e dalla Regione , i danni per diossine e metalli pesanti sicuramente aumenterebbero significativamente. Per questo ribadiamo DEPOTENZIAMENTO E METANIZZAZIONE PER LA CENTRALE T. POWER DI VADO coerentemente con quanto già sostenuto autorevolmente dall’Istituto Superiore di Sanità (Convegno di Spotorno) e dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona . SE AVESSIMO SEGUITO LE CONCLUSIONI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ QUANTE CENTINAIA DI MILIONI DI EURO LA COMUNITÀ SAVONESE AVREBBE RISPARMIATOIN TUTTI QUESTI ANNI DI COMBUSTIONE DEL CARBONE? Al contrario siamo invece andati contro la legge italiana ed europea (vedi normativa IPPC – AIA) pur di lasciare libera la Tirreno Power di continuare a bruciare carbone sugli obsoleti gruppi risalenti agli anni ’60 che non rispettano i valori limite di emissione a camino fissati per i paesi membri della Unione Europea (vedi conferenza di Siviglia) inquinando così in maniera davastante il nostro territorio che ha pregevoli bellezze naturalistiche, attività agricole di nicchia e che si basa principalmente sul turismo. In ultimo siamo fortemente sconcertati per la decisione della Provincia di Savona di ampliare ancora una volta la discarica Ecosavona del Boscaccio a Vado, avallata anche dalla inspiegabile astensione del PD, quando la raccolta differenziata in Provincia (che eviterebbe le discariche) è “fuorilegge” ferma al 29%( anno 2009) mentre la Legge ha posto un obiettivo oggi di almeno il 45% e al 2012 del 65% …infine ci poniamo 3 domande:
Savona 4 Luglio 2010 Dr. Virginio Fadda (biologo) Dr. Agostino Torcello (medico) MODA Savona
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