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PRESIDIO A VADO LIGURE

Parlano i fatti

Spiace che si insista, disinvoltamente, sulle parole che Beppe Grillo “non avrebbe detto” in occasione del presidio di Vado Ligure rivolgendosi ai sindaci Ferrando e Caviglia.

  Perchè si tratta di un’intervista video che si può visualizzare integralmente su IVG.it. Per supplemento di verità , abbiamo caricato su YouTube anche la domanda e l’attacco del video..GUARDA… Semplicemente incontrovertibile.

E’ comprensibile che il vostro blog raccolga opinioni raggrumando gli interventi più disparati e che sia contraddistinto da un preciso endorsement, ma è intollerabile che si spinga sino a negare l’evidenza. Questo è uno scivolone non da poco, che i vostri frequentatori stanno facilmente constatando. La nostra occupazione e il nostro mestiere, invece, sono quelli di riportare i fatti e fedelmente le dichiarazioni; ciò che, naturalmente, è accaduto nel caso del presidio alla Tirreno Power partecipato da Beppe Grillo. Espressioni come “avete montato un pezzo fasullo” o come “tarocco” qualificano di per sè la vostra posizione, preconcetta, in quanto il lettore ha tutti i mezzi per osservare la realtà  del nostro operato. Se poi, per far dietrologia (e questo spazio si attaglia al bisogno), si pensa di fare pressing politico-istituzionale travisando i fatti… non è nel nostro interesse né il nostro obiettivo: non è il nostro modo di concepire l’informazione. Nè – mi pare ovvio – questo modo di procedere fa del bene alla causa di chi porta avanti battaglie importanti.

La mia redazione, in particolare, rispedisce al mittente la frase “a nessuno deve essere concesso di fare opera di disinformazione… per il proprio misero interesse di bottega”. Parla da sola la nostra linea equidistante e pluralista. Mi auguro non vi concediate oltre affermazioni spericolate con connesse artefatte manfrine, che non portano da nessuna parte.

Ai “giornalisti” di IVG non abbiamo nulla da replicare, per noi l’ha fatto Beppe Grillo in persona. Se la lingua batte dove il dente duole, non possiamo che compiacerci del nostro livello di onestà intellettuale, quando abbiamo categoricamente affermato che  il comico genovese non ha detto nel suo comizio pubblico nulla di quanto gli ha attribuito la testata suddetta.
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