E’ stato presentato in Regione il progetto per l’ampliamento a valle per rifiuti non pericolosi della discarica del Boscaccio nel Comune di Vado Ligure.
L’ampliamento in una prima fase avverrà a valle perchè la zona non è soggetta a vincoli. Si realizzerà una nuova vasca e relativo argine di contenimento per una volumetria totale lorda per i rifiuti (comprensiva di coperture giornaliere e temporanee) di 786.000 metri cubi.
Per la realizzazione di questa fase è necessaria la reinalveazione di un tratto del Rio Mulini
Ci sarà poi una fase 2 con l’ampliamento a monte della Fase 1 ed in continuità con il piede dell’attuale impianto. A tale fase, corrisponde una volumetria totale lorda per i rifiuti (comprensiva di coperture giornaliere e temporanee) di 1.489.000.
La Fase 2 si svilupperà sulle zone attualmente interessate dal vincolo delle aree percorse dal fuoco e sarà pertanto realizzata solo a partire dal mese di dicembre del 2026. Anche per tale fase sarà inoltre necessaria la reinalveazione di un tratto del Rio Mulini posto più a monte del precedente, non realizzabile prima dello svincolo delle aree percorse dal fuoco.
Tutti i documenti sono visibili sul sito della Regione
Il progetto tratta anche le soluzioni delle problematiche sull’impatto ambientale elencando le misure prese, tra le quali…
- La sezione di trattamento meccanico sarà implementata sostituendo il trituratore ed il vaglio attuali con nuove macchine e introducendo i macchinari necessari alla raffinazione della frazione secca ai fini della produzione di CSS.
- Per la componente aria, va precisato che il capannone esistente è dotato di un sistema di aspirazione e trattamento dell’aria con filtro a maniche. Con l’ampliamento dello stesso si provvederà all’adeguamento del sistema di aspirazione e trattamento in modo tale da rispettare i limiti di emissione in atmosfera.
- L’impatto della fase di cantiere può essere considerato significativo ma va altresì sottolineato che si tratta di un impatto molto limitato nel tempo e reversibile in quanto verrà meno una volta completati i lavori.
Ora si dovrà attendere il parere della Regione e le relative osservazioni dei cittadini che possono inviarle alla Regione
Prossimamente se ne saprà di più, certo è che dalla foto che pubblichiamo, l’ampliamento sembra arrivare molto vicino alle case
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