Il gruppo che ha promosso l’iniziativa in città, si propone di criticare lo strumento discriminante e stigmatizzante del green pass, introdotto dal governo Draghi nell’agosto scorso e da ottobre diventato obbligatorio per poter lavorare. Probabilmente nel gruppo in questione ci saranno persone che non conoscono il curriculum “politico” di Povia ma non c’è dubbio che qualcuno lo abbia ben presente e che lo voglia in qualche modo propagandare.
Questo è molto pretestuoso e inoltre offensivo per una città come Savona che è storicamente sempre stata accogliente e non solo tollerante con la diversità: un porto di mare incontro di culture, lingue, usi plurali e colorati.
Povia con questo carattere della città invece non è proprio in sintonia: convintamente svalutante verso i gay, xenofobo e nazionalista (oscillante tra il leghismo razzista e le posizioni più conservatrici del cattolicesimo) fino a sostenere la colossale menzogna del piano Kalergi cioè il preteso progetto di sostituzione etnica delle popolazioni bianche con altri gruppi definiti alloctoni, quest’ultima vera e propria fissazione dei partiti neofascisti europei compresi casapound e forza nuova. E soprattutto a quest’ultima il cantante risulta molto simpatico..
Non c’è da aggiungere altro per chiarire i tratti del personaggio, fugare le ambiguità risulta molto importante in questa fase storica in cui da più parti il gioco è quello di confondere e disorientare le persone.
Chi eventualmente avesse frainteso il significato dell’invito a Povia è in tempo per farsi sentire o evitare di parteciparvi.
Mentre le “menti” dell’evento sappiano che molti savonesi non apprezzano le furberie da politicanti di destra che spesso amano definirsi apolitici per nascondere i propri reali intenti.
Senza considerare che la lotta contro le discriminazioni ed il controllo sociale causate dal green pass non ha bisogno di personaggi come questo, e molti altri del suo livello, che contribuiscono a sminuire la lotta stessa ed a fornire argomenti per infangare chi porta avanti convintamente e seriamente una mobilitazione contro un provvedimento esclusivamente di natura politica che niente ha a che vedere con l’emergenza sanitaria checchè ne dicano governo ed informazione mainstream.
Riteniamo oltremodo provocatoria la scelta della piazza (Sisto IV), piazza che da mesi è sede, ogni sabato, dell’assemblea aperta promossa dalla CUB (Confederazione Unitaria di Base), iniziativa da sempre promossa come antifascista e antirazzista, unici valori che sono alla base di ogni lotta verso qualunque forma di discriminazione. La scelta della piazza ha lo scopo di disorientare le persone meno formate politicamente che, in buona fede, rischiano di cadere preda dei soggetti sopra citati.
La nostra solidarietà alla CUB, che da tempo difende i lavoratori dall’arroganza del potere e porta avanti con coerenza la lotta contro la certificazione verde nota come green pass. Solidarietà alle centinaia di savonesi e non che in questi mesi sono scesi in piazza insieme al sindacato per la difesa della propria dignità e del proprio lavoro.
SAVONA E’ SOLO ANTIFASCISTA !!!
SAVONA E’ CONTRO OGNI FORMA DI INTOLLERANZA !!!
COORDINAMENTO ANTIFASCISTA SAVONA