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Porto di Livorno

PORTO DI LIVORNO
da: Livorno deve adeguarsi alle grandi portacontainer ……….. Luca Becce, amministratore delegato del Terminal Darsena Toscana, ha presentato uno studio sull’accessibilità nautica nel porto di Livorno redatto dalla società Force Technology, secondo il quale allo stato attuale possono entrare in sicurezza navi portacontainer fino a 7000 teu lunghe 318 metri se assistite da rimorchiatori e con il fondale sufficientemente dragato. “Si consideri però – ha sottolineato Becce – che alle compagnie di navigazione scalare il porto di Livorno oggi costa 600/700 mila euro in più rispetto a La Spezia, a causa dei rimorchiatori e, nonostante il TDT sia il terzo terminal container d’Italia per teu movimentati, non è in grado di accogliere le navi da oltre 8000 teu di portata”……………
………Last but not least: Becce ha ribadito più volte, lui ligure, che il TDT è un’azienda livornese, con dipendenti quasi totalmente livornesi, con una costola livornese importante (la Cilp, peraltro mai citata direttamente) e che è quindi strettamente legata allo sviluppo economico del territorio. Lui, ligure, si dice orgoglioso di questa livornesità: che ha portato anche ad accettare, in cambio dell’allungamento della concessione, non solo l’impegno alla fideiussione che sarà presentata a breve, anche di ritirare il ricorso al Tar su un altro allungamento della concessione e la causa per “riavere indietro” l’area del rettangolino alla radice della Darsena, oggi utilizzata da Grimaldi. Una specie di dichiarazione di pace con Livorno. Nella speranza che si continui a remare tutti insieme, in vista del grande salto con la Piattaforma Europa per la quale il TDT è ovviamente pronto a mettersi in gara con il criterio del project-financing. E nella speranza della speranza: che si faccia presto, il più presto possibile, perché i mercati non aspettano i balletti delle varie burocrazie.
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