Porto

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Ecco perché quelli di Savona gridano come galline spennate
quando si annuncia l’ipotesi di un accorpamento

Su pilotina blog un certo zeneise riso raeo scrive questo commento:

Bella gente, abbiamo sempre capito perché quelli di Savona gridano come galline spennate quando si annuncia l’ipotesi di un accorpamento con Genova… Adesso lo capiamo ancora di più, se vai a mettere le mani la dentro cosa trovi? Il deposito di bitume? Quello che non poteva essere collocato nel porto di Savona, dove previsto dal progetto della Bit, poiché il Piano regolatore portuale non ammette, in quella zona, il carico e lo scarico di prodotti petroliferi, quindi nemmeno il bitume…? Ma nessuno se n’è accorto: né l’Autorità portuale né il Comune, che hanno fatto loro la proposta della società. Ma daiiii!

Secondo me non so quanto sia valida questa affermazione, in quanto già oggi in porto a Savona ci arrivano chimichiere per scaricare il bio diesel (FAME), queste navi, in teoria, potrebbero contenere o aver contenuto nelle cisterne prodotti pericolosi, ma vengono autorizzate ad entrare in porto (dal chimico del porto) Ordinanza Capitaneria di Porto n. 01/2010 riferito agli accosti 33 e 34 (CAPO II  art. 3 e 4)  a condizione che le cisterne siano inertizzate (Gas inerte)

Si tratta, comunque, di una miscela alquanto puzzolente, che fortunatamente dovrebbe restare bloccata dentro le cisterne.

Alla fine dell’ art. 8 vengono riportate queste parole…per fronteggiare un’eventuale uscita in emergenza, la nave dovrà essere ormeggiata con la prora in direzione dell’ imboccatura del porto e predisporre un idoneo cavo appennellato a prora, (sulle petroliere dove navigavo io dovevamo metterlo anche a poppa) sul lato libero della nave. (a parte il fatto che, qualche petroliera, l’ho vista ormeggiata con la prora ormeggiata verso l’ interno), a me, questa regola, mi avevano insegnato che doveva essere applicata sempre!

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