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Enrico VIgo PIU’ STO LONTANO DA GENOVA PIU’ SONO SERENO. Quello che per Becce Assiterminal è una follia, perchè non dovrebbe esserlo per Benvenuti CULMV? (vedi The Medi-Telegraph di oggi). Abbruttimento culturale insopportabile. Allegramente sulle disattenzioni, le furbizie e le inadeguatezze genovesi.
Ricky kam Buon giorno dei Santi a tutta la ciurma ed a ognuno in particolare! Confesso_a vederli nella foto su Medi non si capisce come qualcuno voglia ancora venire a Genova! che tristezza, che facce! E ne ho sapute di quelle, a proposito di marchettoni politici, da far tremare palazzo san Giorgio!!! al tempo compagni, al tempo!!!
Penultima Thule Vedo che anche Vigo sta toccando con mano che il vero problema è quello delle norme entro le quali possono (meglio dire: NON POSSONO) operare gli amministratori pubblici. Vogliamo finalmente riparlarne?
Cavana antico Becce sbaglia di grosso. E poi se non vuole o non e’ in grado di pianificare deve pagare di più.
Marco b. Becce la realtà della compagnia di Genova la conosce bene. ha lavorato a Genova per anni presso il sech e quindi parla a ragion veduta. I metodi di questi signori sono noti. Nessuno ha mai il coraggio di dirlo. Sono dieci anni (10) che la compagnia con la connivenza di una autorità portuale pilatesca chiede soldi non dovuti ad aziende private minacciando sennò la fine della pace sociale, con i soliti metodi ricattatori tanto cari alla buonanima di Batini, trasmessi ai suoi eredi. Lei di solito scrive come persona documentata, e comunque sappia che quest’anno la compagnia fatturerà circa 230 mila giornate di lavoro, che moltiplicate per una tariffa media di circa 225 euro a turno fanno 52 milioni di fatturato. Pare che anche quest’anno perderanno più di 2 milioni. 5 anni fa questi signori furono obbligati a commissionare uno studio a Deloitte in cui veniva certificato che con 190 mila giornate sarebbero stati in equilibrio; sono documenti pubblici, non sono balle. Dov’è allora l’inganno? Come fanno questi signori a non fare mai pareggio e perché ogni anno vanno a chiedere soldi non dovuti? Perchp per fare economia non pensano prima a chiudere la loro mensa, la palestra, i circoli del genoa e della Sampdoria di san benigno, il circolo ricreativo etc etc.. il sociale e la ricreazione li facciano con i loro soldi, non con quelli degli altri. Piantiamola una volta per tutte con l’ipocrisia; potrei andare avanti, sono cose che tutti a Genova e non solo sanno, ma nessuno ha il coraggio o la voglia di dire. Piuttosto il sottoscritto, convinto elettore del centro destra, è allibito di come la politica comunale e regionale sia già completamente asservita a questi signori. ‘A ridatece Burlando |