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politica nazionale

Berlusconi non ci ha messo le mani nel portafogli,
ci ha tolto i pantaloni e poi ci ha tramortiti.

Quella del Governo Berlusconi è una manovra contro la gente comune, contro i avoratori, contro il Paese. 

Dentro c’è di tutto, tranne quello che veramente servirebbe, cioè sganciare l’Italia dalla morsa della speculazione finanziaria e dai diktat dell’Europa  e non è detto che ci si fermi qui riuscendo a non toccare i veri ricchi, quel 10% delle famiglie che detiene oltre il 50% della ricchezza del Paese e quelli che evadono per oltre 120 miliardi di euro l’anno.

Il Governo se la prende ancora con i lavoratori a reddito fisso come i lavoratori pubblici che saranno chiamati a pagare con le loro scarne tredicesime (quelle con cui si paga il mutuo!) l’inettitudine di una dirigenza lottizzata ed incapace, che saranno ridotti (licenziati?) in ragione del 10% del personale delle amministrazioni centrali e che vedranno il proprio TFR, scampato grazie ad una forte resistenza alla trappola dei fondi pensione, erogato dopo due anni.

I nuovi enormi tagli agli enti locali e il via libera alle privatizzazioni di ogni servizio pubblico produrranno un aumento esponenziale della tassazione locale e un attacco mortale a ciò che rimane del welfare. 

L’attacco, definitivo e per legge, al contratto nazionale di lavoro è un altro regalo ai padroni che potranno così disporre, assieme ai sindacati complici, della vita dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Trasporto Pubblico Locale: l’attacco mirato del Governo contro i servizi pubblici essenziali non ha precedenti, e per questo rinnova l’appello alle forze del sindacalismo conflittuale a costruire al piu’ presto  assieme lo sciopero generale e generalizzato, chiamando immediatamente tutti i lavoratori alla mobilitazione generale

Definitiva la scelta della privatizzazione attraverso i pesanti tagli economici agli enti locali che renderanno impossibile anche la semplice gestione dell’esistente. 

 

Nel settore del trasporto Pubblico locale si materializza la “cassa integrazione”, in molte realtà gli stipendi già cominciano a tardare. Certi gli aumenti tariffari per i cittadini tutti. Aumenti in parte già in programma nel tentativo di risanare parte dei debiti causati dalle varie parentopoli e scaricati, così, sulle spalle dei “cittadini che dovranno fare i conti anche con un corposo taglio al servizio di urbano ed extraurbano. Quello che sta accadendo deve smuovere le coscienze, i lavoratori, l’intera società civile deve reagire!

E il Centro sinistra deve smetterla di stare a guardare !!! Bisogna tirare fuori gli attributi !!! 

Il Popolo attende e la politica sonnecchia !!! 

 

Vice Segretario Vicario Partito Socialista Italiano Federazione di Savona
cav. Franco Costantino

 

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