IL GRULLO DEL FOCOLARE
Aveva promesso sfracelli, riempito le piazze, bastonato tutto il mondo, si credeva un padreterno pronto a sventrare coll’apriscatole quella tana di moribondi del parlamento: aveva intimato alla casta di arrendersi senza combattere di fronte ai suoi 8 milioni di baionette. Purtroppo le sue legioni di giovani virgulti, ignoranti e supponenti, sono riusciti al contempo a risuscitare il cavaliere diventando ininfluenti: potevano eleggere un Presidente della Repubblica che avrebbe azzerato Berlusconi e non ne hanno avuto il coraggio. Adesso il grullo grida e strepita ma nessuno lo caga, vorrebbe le commissioni di controllo, ma non è detto che le abbia. Finale della favola: mai affidarsi agli agitatori con poche idee, ma confuse, ovvero la riforma della politica e delle istituzioni è cosa troppo seria per lasciarla in mano agli arruffapopoli…leggi dal Fatto Quotidiano
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