Ben ritrovati a Tutti e buon fine settimana.
Eccomi tornato per continuare a narrarVi in sintesi la mia personalissima visione della politica savonese.
Cima Montà
Quando ATA spa cesserà di esistere come azienda, la discarica di Cima Montà passerà inevitabilmente al Comune di Savona, che dovrà sobbarcarsi tutte le spese per la chiusura post mortem e per le future manutenzioni nei secoli dei secoli a venire.
Proprio per questo motivo, trovo curiosa la finta querelle tra l’attuale amministrazione e ATA sul chi si dovrà accollare tali oneri.
La risposta è semplice: in ogni caso noi cittadini.
Piuttosto, sarebbe utile riflettere sulle ragioni per cui tale discarica sia stata chiusa decenni or sono, sul perché, quasi sempre, le discariche ben gestite siano una miniera d’oro per chi le possiede e sul perché ATA sia stata letteralmente spolpata nel corso degli anni.
Ma questi sono argomenti dei quali finora è stato poco elegante discutere in consiglio comunale! Peraltro non erano stati manco menzionati in “Agenda”: non fanno audience, non sono fashion, sono di scarso interesse per chi traguarda lontano, al 2027, e ambisce per Savona al titolo di città capitale della cultura.
La rumenta non è cool.
Il costo della Tari, che aumenta di anno in anno, anche per colpa dell’incremento delle spese di conferimento dei rifiuti a … discarica, non è cool.
Il costituirsi parte civile contro coloro che sono stati dichiarati colpevoli per il dissesto di Ata, non è cool.
Di questo passo, di cool in cool speriamo di non finire tutti in un cool de sac … o anche peggio!
Traffico
Visto che sull’argomento traffico il primo cittadino non può attribuire la colpa ad altri, se non a se stesso ha preferito scaricare la bugna di piazza Mameli sulla schiena della società incaricata di elaborare le “nuove rotte per la mobilità”.
Il termine rotte lo trovo particolarmente azzeccato per sintetizzare il sentimento che circola in città tra le persone “patente munite” e che può essere tradotto con la frase: “ci siamo rotte le
…”.
Cinghiali in spiaggia
Il Sindaco, tutto preso dal progetto di candidatura della città a capitale della cultura, mi sembra stia sottovalutando il tema dei cinghiali in spiaggia.
Finora non ha trovato di meglio che attribuire ogni responsabilità alla Regione Liguria (cosa che, in questo periodo, equivale a “sparare sulla croce rossa”).
Per risolvere brillantemente la questione, questa volta sì, che sarebbe azzeccatissimo organizzare, pardon, apparecchiare, un bel tavolo, ovviamente partecipato.
Tanto per rompere il ghiaccio con i presenti, il primo cittadino potrebbe esordire con: “buongiorno a tutti, ci sono domande da porci?”
A presto, buon fine settimana a tutti.
Massimo Arecco
Consigliere comunale di FdI