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PILLOLE POLITICHE PRIMAVERILI

Ben ritrovati a Tutti e buon fine settimana.
Anche oggi sono tornato per narrarVi in sintesi la mia personalissima versione degli ultimi accadimenti politici savonesi.

Stucco e pittura
L’idea di coinvolgere una parte delle scuole savonesi, per co-progettare alcune strade della città, è didatticamente encomiabile.
Al contempo è utopistico pensare che, con un tocco di maquillage degli spazi urbani suggerito dagli studenti, si riesca a trasformare un’iniziativa urbanistica condotta e avviata in modo frettoloso dal Comune di Savona in una vera e propria riqualificazione.
La battuta finale mi viene facile, facile: “stucco e pittura fan bella figura, ma durano poco”.
Passato l’entusiasmo per essere riuscito a tirare fuori dal cassetto una battuta stagionata, ma sempreverde, in realtà ho scoperto di essere arrivato secondo. Un comunicato dei Consiglieri del PD mi aveva anticipato di qualche anno: a Imperia, dal loro ruolo di opposizione, criticarono quell’amministrazione comunale per gli interventi attuati impiegando latte di vernice e pennelli in una serie di riqualificazioni urbane.
Insomma, per la sinistra, quello che oggi a Savona è frutto di genialità, ieri, a Imperia, era pura banalità.

Rilancio e lancio
Sbandierano il rilancio del Santa Chiara … e l’unico vero lancio che sono riusciti a combinare (al primo tentativo) è stato quello dell’edicola di Piazza Diaz … per terra però.
Parlano di pedonalizzare il centro … e lo desertificano.
Discettano di partecipazione … e la fanno, ma di parte.
Concionano di tutela del piccolo commercio … e avvantaggiano il grande commercio.
Annunciano di volere candidare Savona a capitale italiana della cultura … e non si accorgono che prima, a Savona, bisognerebbe arrivarci con strade, ferrovie e autostrade decenti.
Proclamano di essere vicini ai cittadini … e li tosano con le multe.
Sbandierano di fare tutto loro … e dimenticano di dire che buona parte dei progetti avviati li hanno ereditati da chi li ha preceduti.
Si vantano di fare squadra con il territorio … e litigano con i Sindaci del comprensorio per la gestione della Società delle acque pubbliche savonesi.
Insomma, fino a oggi hanno: sbandierato, parlato, discettato, concionato, annunciato, proclamato, sbandierato e si sono vantati.
Per il futuro, in attesa di rilanciare Savona, sicuramente fino alle prossime elezioni comunali, continueranno a: sbandierare, parlare, discettare, concionare, annunciare, proclamare, sbandierare, vantarsi.

Crac Ata: a quando la costituzione “parte civile”?
Il 14 Febbraio ultimo scorso ha avuto inizio l’udienza preliminare contro i responsabili del crac Ata.
In quell’occasione, il Comune di Savona avrebbe potuto costituirsi “parte civile”, ma non lo ha fatto!
Attendiamo di conoscere le motivazioni del Sindaco e se, a questo punto, intenderà, o meno, attivare le dovute azioni in separata sede civile, nei confronti dei responsabili, compresi quelli che hanno deciso di patteggiare per ovvi motivi di opportunità e di vantaggio: costoro hanno beneficiato della riduzione di 1/3 della pena.
Il crac di Ata è costato enormemente sia alla città, sia ai lavoratori dell’azienda, ma, fortunatamente, la Giustizia sta facendo il proprio corso.
I savonesi sapranno valutare l’operato di questa Amministrazione anche sulla base delle decisioni che verranno (o non verranno) assunte: altro che l’Agenda!
Buon fine settimana

Massimo Arecco
Consigliere comunale di FdI

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