PILLOLE POLITICHE DI META’ FEBBRAIO

Ben ritrovati a Tutti e buon fine settimana.
Anche oggi sono tornato per narrarVi in sintesi la mia personalissima versione degli ultimi accadimenti politici savonesi.

 Paradossi (1)
L’Amministrazione comunale dice di credere fermamente che la qualità dell’aria in C.so Italia debba migliorare, ma sposta buona parte del traffico veicolare in Piazza Mameli che, invece, si riempie di smog.
L’Amministrazione dice di spingere per favorire il trasporto pubblico, ma pone in atto una pedonalizzazione che non contempla minimamente la riorganizzazione delle linee degli autobus.
L’amministrazione dice di sognare che i bambini possano vivere e giocare in un centro cittadino libero dalle auto, ma realizza una zona pedonale nella quale le mamme e i papà che vivono in periferia non riescono a portare i figli, perché non saprebbero dove parcheggiare l’auto.
L’Amministrazione dice di mettere in atto una politica partecipata, ma effettua scelte in completa autonomia e se, putacaso, si dissente dal “pensiero unico” non si è green, ma retrogradi.
L’Amministrazione dice di lavorare per un centro economicamente vivo e dinamico, ma crea le condizioni per la desertificazione commerciale delle vie pedonalizzate.
Potrei continuare all’infinito con questo elenco di paradossi, ma il paradosso principale è che questa Amministrazione vada propagandando di essere progressista, di sinistra, concertativa.

Paradossi (2)

Ho letto di recente sui quotidiani locali che uno degli obiettivi che si pone la Provincia di Savona sia quello di creare le condizioni per l’installazione di desalinizzatori per depurare l’acqua del mare.
L’idea è assolutamente da condividere e da appoggiare in toto.
Il depuratore di Savona, per esempio, ogni anno, produce circa dieci milioni di litri di acqua depurata, non potabile, ma utilizzabile in un’infinità di applicazioni.
Il primo paradosso è che, finora, questa preziosissima risorsa sia stata scaricata in mare.
Il secondo paradosso è che le vasche di raccolta dell’acqua depurata potrebbero essere costruite nell’area del depuratore consortile attualmente occupata dal capannone utilizzato per la raccolta degli ingombranti.
La ferma volontà del Sindaco è di mantenere in attività tale vecchio impianto, per l’intera durata del proprio mandato elettorale, anziché crearne uno nuovo, più moderno e funzionale, da realizzarsi in un’idonea area del territorio comunale.
Ciò impedirà, per almeno un lustro, di completare la progettazione e la conseguente realizzazione delle vasche.
Il terzo paradosso è che questa Amministrazione si dichiari a favore dell’ambiente e che se ne vanti pure “ogni tre per due!”.

Paradossi (3)

Dai quotidiani locali apprendiamo che, in merito al piano sociosanitario, il Sindaco Russo ritiene “Grave che il presidente Toti non ci abbia coinvolto per un confronto preliminare”.
Eggià Sig. Sindaco! effettivamente, sui temi importanti che riguardano il proprio territorio, un amministratore pubblico dovrebbe, sempre, coinvolgere preliminarmente i cittadini e i Consiglieri comunali: non farlo, non è mai una bella cosa!
Sig. Sindaco, “dei confronti preliminari” se ne ricordi anche quando le competenze sono le Sue e si parla di: traffico, pedonalizzazioni, urbanistica, interpellanze, commercio, ecc. ecc. …
Per dirla con un proverbio ligure: “O corvo dixe a o merlo: “cumme t’è neigru!”.
Invece, parafrasando Gilberto Govi, mi scappa un: “Che muru Gigia!”.

Buona settimana
Massimo Arecco
Consigliere comunale di Fdi

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