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PIATTAFORMA MAERSK

IL MODA RIBADISCE I RISCHI DI INQUINAMENTO MARINO
PER I DRAGAGGI DEI FONDALI DI VADO
PER LA PIATTAFORMA MAERSK
Il 10 dicembre 2013 il Consiglio di Stato, esaminando il ricorso del Comune di Vado contro le operazione di dragaggio per la piattaforma Maersk, ha chiesto un supplemento di indagine e ha così chiesto all’Agenzia europea dell’Ambiente, che ha sede a Copenhagen, di fare ulteriori studi sui fondali nella baia di Vado. Nel dettaglio dovrà verificare la natura del sito e dei sedimenti con caratterizzazione del sito e valutazione dell’ analisi di rischio.
Riproponiamo quindi….

un nostro intervento del 17 Luglio 2009 che contestava l’autorizzazione dalla Commissione di VIA regionale che diede via libera ai lavori per la piattaforma Maersk e la posizione dell’ Ing. Canavese dell’Autorità portuale di Savona secondo cui “Il via libera (della Regione) conferma che il progetto della piattaforma non va a determinare alcuna negatività sull’ambiente sia terrestre che marino, così come emerso dallo studio di impatto ambientale condotto da Maersk con Technital e Grandi Lavori Fincosit”. (La Stampa del 16/07/09 ed Il Secolo XIX del 15/07/09)

Ecco le nostre considerazioni:

  • A nostro parere una V.I.A.(Valutazione di Impatto Ambientale) su un’opera di tali dimensioni come la piattaforma di Vado avrebbe dovuto essere eseguita da un Ente pubblico esterno e non dal soggetto direttamente interessato all’opera come la Maersk.
  • In ogni caso, anche tenendo in cosiderazione tale studio di VIA, emergono a nostro avviso delle criticità importanti che la Commissione di VIA regionale, dando parere favorevole, pare abbia del tutto ignorato :

– “I risultati hanno dimostrato che nei primi 6 metri di fondale… è presente una contaminazione diffusa attribuibile a metalli pesanti (Arsenico, Cadmio, Mercurio, Piombo, Zinco, Stagno) Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) ed idrocarburi pesanti (C> 10).”

– L’ARPAL regionale certificava la presenza oltre che di metalli pesanti e IPA anche di PCB, diossine e furani tutte sostanze ad altissima tossicità anche a basse concentrazioni e con effetti tossici dei sedimenti sugli organismi marini.

E ancora:

– Per la qualità delle acque marine costiere le attività di movimentazione del materiale dragato, cioè lo scavo ed il deposito nelle strutture previste, potrebbero determinare un rilascio di sostanze contaminate in acqua, vista la natura dei sedimenti.”

In conclusione noi pensiamo che, considerato quanto sopra riportato, durante il dragaggio dei fondali contaminati ci sia il rischio che le sostanze inquinanti vengano disperse in mare potendo così raggiungere rapidamente, visto la direzione delle correnti, il mare aperto e i fondali di Ponente come è accaduto per i fondali di Varazze e Albisola contaminati dal cromo della Stoppani di Cogoleto.

Noi riteniamo quindi che la Commissione regionale di VIA non abbia rigorosamente valutato tali criticità emerse addirittura dallo studio Maerks e chiediamo, sulla base di tali osservazioni, che la costruzione della piattaforma Maersk non venga consentita in un sito così inquinato. D’altra parte anche il Presidente della regione Liguria Burlando a proposito di tali problematiche ambientali ha affermato: ” … Altra questione è il miglioramento ambientale del sito, questione da affrontare sia nel caso che la piattaforma venga realizzata, sia nel caso contrario.”…

Una cosa è certa: la zona è inquinatissima e la bonifica non è stata fatta…perché allora sono iniziati i lavori per la Maersk?

Savona, 3 Gennaio 2014

Dr. Agostino Torcello (Medico pneumologo)

Dr. Virginio Fadda (Biologo)

MODA Savona

– IL PRESIDENTE REGIONALE BURLANDO VUOLE LA PIATTAFORMA CONTAINERS DI VADO ANCHE SENZA LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

BURLANDO RISPONDE AL MODA

 IL MODA RISPONDE A CANAVESE: NO ALLA PIATTAFORMA MAERSK

 

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