Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso di Italia Nostra. L’associazione contestava la variante al progetto della piattaforma di Vado che prevedeva un terrapieno al posto delle palificazioni. I giudici hanno ritenuto infondato il ricorso che contestava la modifica del progetto.
Nel frattempo il Sindaco di Vado Ligure e il direttore dell’unione industriali finalmente si sono accorti che le infrastrutture non sono adeguate. Lo svincolo di Bossarino, pur previsto dagli accordi, non è ancora stato progettato anzi ha rischiato di finire in un cassetto, perché reputato superfluo data la presenza lungo l’autostrada A10 dei caselli di Savona e Spotorno.
La Giuliano avrebbe fatto meglio se si fosse imposta prima per avere le infrastrutture, ma si sa rende di più sbandierare per anni centinaia di futuribili e teorici posti di lavoro
In un paese normale prima si realizzano le infrastrutture poi si costruiscono i mega impianti.
Dov’era il Sindaco quando l’allora Presidente dell’autorità portuale, Miazza, dichiarò …”La piattaforma non si ferma, il casello sarebbe opportuno, ma non è vincolante” ?
Adesso è troppo tardi per gettare le colpe sull’ inadeguatezza delle infrastrutture che mettono a rischio anche il successo dell’area di crisi complessa